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TELERISCALDAMENTO SAN GIULIANO TERME (PISA). LA PROCURA INDAGA PER INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO E OMISSIONE DI ATTI D'UFFICIO
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Comunicato 
28 maggio 2008 0:00
 
Lo scorso 16 maggio il delegato dell’Aduc per Pisa, Gianfranco Mannini, aveva presentato un esposto alla Procura della Repubblica contro il comune di San Giuliano Terme (Pisa) e la Toscana Gas, oggi Toscana Energia, per il reato di "Interruzione di pubblico servizio" (1). La Procura di Pisa ha preso in considerazione la segnalazione ed ha aperto un'indagine con l'ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio e omissione di atti d'ufficio.
Nell’esposto si sottolineava che, dopo l’intervento dell'Autorita' di vigilanza sui servizi pubblici, anche la Guardia di Finanza a cui la Corte dei Conti aveva affidato l’incarico dopo nostra denuncia, aveva accertato che l’impianto era sicuramente pubblico trattandosi di "Opera di urbanizzazione primaria" che, come tale, era di proprieta' della Toscana Gas a nome e per conto del Comune di San Giuliano per cui non poteva essere ceduto ad un privato per due ovvi motivi:
1 - trattandosi, appunto,  di impianto pubblico la normativa vigente (D.lgs 267/00 ’art. 113, c.2 e l’ art. 35 della legge 448/01)) stabilisce che: "gli Enti locali non possono cedere la proprieta' degli impianti, delle reti e delle altre dotazioni destinate all’esercizio dei servizi pubblici";
2 - l’impianto e' di proprieta' della Toscana Gas in quanto gestore del servizio a nome e per conto del Comune, quindi la societa' Toscogen non aveva nessun titolo di proprieta' per poterlo mettere in vendita come, incredibilmente era avvenuto. Per cui avrebbe dovuto essere dichiarato nullo il contratto di cessione alla ESCO Milano.
Una volta accertato che si trattava di SERVIZIO PUBBLICO di cui non puo' che essere proprietario il COMUNE o la propria azienda TOSCANA GAS, risultava del tutto ovvio che l’onere del mantenimento del servizio spettava al Comune tramite Toscana Gas con cui, peraltro,  aveva una convenzione per il mantenimento del servizio fino al 2016. Ricordando, inoltre,  che trattandosi di opera di urbanizzazione primaria i cittadini l’avevano gia' pagata, per cui non erano percorribili soluzioni pasticciate,  ne' sotto il profilo tecnico perche'  la rete di distribuzione del metano non era in grado di garantire l’erogazione per 160 caldaie individuali, ne' sotto quello economico con richiesta di ulteriori contributi ai cittadini
Con i fatti narrati nell'esposto emergevano e si intrecciavano situazioni equivoche e disinvolte operazioni finanziarie,  poste in essere da rappresentanti di enti locali e da quelli di una Azienda pubblica ai danni, oltre che dei cittadini utenti, dell'ambiente, del demanio pubblico, della Regione Toscana e della Comunita' europea. Situazioni che, purtroppo, avevano come conseguenza prodotto l’interruzione del servizio pubblico di erogazione di energia termica a circa 160 famiglie.
Ora, dopo anche una manifestazione della settimana scorsa, dove i cittadini si sono presentati in accappatoio e bagnoschiuma prima in Comune e poi in Prefettura, la Procura ha deciso di prendere in considerazione l'esposto dell'Aduc e di procedere.
 
 
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