testata ADUC
Turisti e green pass. Problematiche fiorentine
Scarica e stampa il PDF
Comunicato di Redazione
3 febbraio 2022 9:58
 
Ci sono città, come Firenze, che vivono molto di turisti, soprattutto per immagine e che si presuppone siano attente a curarli. Ma non sempre è così. La lista delle mancanze è lunga: Firenze, che ha scelto di vivere molto della sua eccezionale rendita, è distratta, per esempio, sui bagni e le fontanelle pubbliche, sui luoghi pubblici di ristoro, sui costi dei taxi, sulla manutenzione stradale, etc.
Ieri è successo qualcosa che non ci aspettavamo e per la quale, pur chiamati a risolvere “in diretta” il problema, non ci siamo riusciti nello specifico. La triste e squallida vicenda è finita bene, grazie anche a risorse umane e intelligenti che comunque questa città ha.

Protagonisti: cittadino italiano residente a Londra con amica cittadina britannica, giunti in aeroporto dopo regolare imbarco e altrettanto regolare sbarco (1). Si recano in albergo prenotato in centro, ma alla reception vengono respinti: i loro pass britannici, scannerizzati, non danno luce verde sul dispositivo del receptionista, che si “dilunga” sul fatto che come loro si sono vaccinati non è come dovrebbe essere e, quindi, non possono andare neanche in un ristorante “Lei è un medico, queste cose dovrebbe saperle...”.
Chiesto l’intervento di Aduc, abbiamo spiegato al receptionista con dovizia di pezze d'appoggio: il suo dispositivo non le darà mai luce verde, ché il database britannico non è, come quello italiano, in quello dell’Ue. Lei deve verificare i documenti sanitari britannici, equivalenti nostro green pass, e queste persone hanno questi documenti (2). Receptionista: “Se il dispositivo non mi dà luce verde non possono avere la camera prenotata”.
Dopo 3 ORE di discussioni, la coppia italo/britannica si sistema presso amici e va al ristorante, dove, esibendo i documenti del caso, consumano e, avendo avuto conferma della validità del loro pass, prenotano presso altro albergo che li accetta senza problemi.

Oggi verrà formalizzata richiesta danni all’albergo. 3 ore alla reception, dopo il viaggio e, praticamente, lo scombussolamento di tutta la serata... Firenze, noto albergo in centro, non ne esce bene, visto che il suo personale è incapace e crea danni. Ci aspettiamo anche le scuse delle associazioni di albergatori, alla coppia italo/britannica e alla città di Firenze.

NOTE
1 – avendo compilato il Passenger Locator Form e avendo fato il tampone entro 48 ore prima dell’imbarco.
2 – dal sito ministero Salute aggiornato al 01/02/2022:
Equivalenze Certificazioni verdi in Italia
Le certificazioni rilasciate dalle autorità sanitarie del Canada, Giappone, Israele, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale e basi britanniche nell'isola di Cipro) e Stati Uniti sono equivalenti a quelle dell'Unione europea per l'accesso ad attività e servizi sul territorio italiano e per usufruire dei mezzi di trasporto. Possono essere presentate in formato cartaceo o digitale, nel rispetto dei requisiti stabiliti dalla circolare 30 luglio 2021.
 
CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile

DONA ORA
 
 
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS