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CONSUMATORI CREDULONI?
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Editoriale 
1 maggio 1999 0:00
 
Riportiamo uno stralcio di un confronto avvenuto in un newsgroup di Internet.

Da: pippo
Oggetto: Consumatori e Raggiri
Data: mercoledì 28 aprile 1999 18.15

Vedo spesso "Mi manda raitre" e leggo quotidianamente le risposte alle lettere dell'ADUC sul loro sito (servizio molto ben fatto) e mi chiedo spesso: Ma la gente come fa a cascare ancora in queste cose?
Regali a mano bassa, gente che fa firmare per strada, bollettini pre compilati che arrivano a casa e chi piu' ne ha piu' ne metta possibile che ancora ci sia chi ci casca e in tale quantita'?
Non si potrebbe pensare a campagne di informazione per sensibilizzare su questi temi?
Attenzione non sto dicendo che siamo un popolo di fessi pero' spesso questo pensiero mi passa per la testa a voi no? Cosa si potrebbe fare di utile? Finora si parla di rimedi per il dopo ... non sarebbe meglio prevenire?


Da: Vincenzo Donvito
Oggetto: R: Consumatori e Raggiri
Data: mercoledì 28 aprile 1999 19.48

Il pensiero che tu hai spesso ... io ce l'ho fisso.
Io credo che la valutazione che tu fai nasce dall'isolamento in cui, senza
renderci conto, ci infiliamo.
Frequentiamo certe persone, ci informiamo su alcuni mezzi piu' o meno sempre gli stessi, parliamo di argomenti su cui proviamo piu' soddisfazione, e riflettiamo per evolverci rispetto a quanto gia' sappiamo.
Ogni tanto facciamo capolino verso cio' a cui non prestiamo tanta considerazione e, proprio perche' curiosi, ci rendiamo conto di un mondo molto, ma molto piu' ampio di quello in cui siamo volenti o nolenti infilati.
Ti estendo il discorso. Pensa all'abitudine che abbiamo fatto alle guerre .... ci svegliamo un po' quando magari e' il nostro Parlamento che se ne deve occupare, ma anche qui dopo un po' ci viene l'abitudine. Il mondo e' piu' ampio, per l'appunto. Molto oltre le nostre conoscenze e la nostra coscienza e percezione.
L'informazione non e' mai troppa. Io diffido sempre di chi ogni tanto parla di overdose di informazione, perche' e' una terminologia che viene usata per non voler riconoscere che non si trattava di informazione, ma di instradamento per una interpretazione predefinita. Ed e' l'informazione che manca.
E pensa che le lettere che tu leggi nel sito dell'Aduc sono di chi scrive via Internet .... quindi di un livello leggermente superiore rispetto all'approccio medio dell'individuo con la vita. Vedessi cosa all'Aduc arriva per posta, e quelli che vengono di persona o telefonano ..... quando manifestano con il corpo e con la voce tutta la loro apprensione o la loro rabbia di non essere stati informati preventivamente.
Per renderti l'immagine piu' cruda ... e' un paragone che uso spesso proprio
in questi giorni.
Gli albanesi. Fino alla deportazione dei kossovari, l'immagine che avevamo
di queste persone era quella degli immigrati portati dagli scafisti, tutti piu' o meno giovani, con bambini usati piu' o meno come scudi, e l'informazione gridava all'invasione ... si' proprio all'invasione, pur se si trattava di alcune decine di migliaia. E nell'immaginario definito dall'informazione ci si faceva credere che quelle persone stavano emigrando in massa verso l'Italia. Ogni volta che percepivo questo, m'incazzavo con i responsabili di questa informazione terroristica e falsa. Poi, con l'avvio dell'esodo dal Kosovo, abbiamo visto altri volti, altri ritmi, altri vestiti, altri portamenti: abbiamo visto gli anziani, i bambini senza le tutine dell'Adidas e le ragazze anche brutte, e tutti che portavano con loro non il borsone con i vestiti, ma contenitori che facevano intendere che non avevano borsoni e non avevano programmato alcun viaggio verso posti "lontani". Io ho avuto la conferma di cio' che pensavo prima: quest'ultimo era un vero e proprio esodo, quando sono costrette a muoversi persone che fanno parte delle mura di una comunita' urbana. E la quantita' ha fatto il suo gioco, altro che scafisti e emigranti col giusto desiderio di voler cambiare aria.
Scusa la prolissita, quasi "sfogo". Ma volevo chiarirti il concetto di cio' che e' e cio' che appare alla nostra conoscenza, ed ho usato un esempio che in questi giorni mi martella in testa.
Questo e' cio' che ti e' successo: hai fatto capolino nella realta' globale, e ti sei meravigliato, perche' era molto diversa dalla tua e, soprattutto, molto meno informata di te.
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