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Natale di lotta e di elezioni....
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Editoriale di Vincenzo Donvito
18 dicembre 2012 13:36
 
Ci avviamo al rinnovo del Parlamento con -pare- l'election day che ci fara' risparmiare non pochi soldi, ma con il vecchio sistema elettorale dove gli eletti non sono scelti dagli elettori, ma a questi ultimi e' solo concesso di scegliere il partito e “acquistare”, ad inderogabile scelta di questo, le donne e gli uomini che fanno piu' fiducia ai segretari di questi partiti. Certo, qualcuno ha in programma le primarie (tanto di cappello), ma sono di puro apparato partitico, dove gia' ora ci sono i pacchetti per questa o quell'altra “corrente”. Morale: al centro del prossimo Parlamento ci saranno i partiti e non gli eletti scelti dai cittadini. Un po' meno grigiore grazie a queste primarie, ma proprio un pochino, pochino meno.
Mi ha colpito quanto sta accadendo a Firenze, dove sembra che il Sindaco Matteo Renzi spinga per tre suoi assessori perche' divengano onorevoli: Dario Nardella (Sviluppo economico e territorio), Rosa Maria Di Giorgi (Educazione) e Stefania Saccardi (Welfare). Auspicherei che a questi tre si aggiunga anche Massimo Mattei (mobilia', infrastrutture, opere pubbliche e decoro urbano) e cosi' probabilmente la giunta fiorentina sara' stata liberata dei quattro -a nostro avviso- peggiori e arroganti amministratori che stanno dilaniando citta' e cittadini. Certo, li mandiamo a Roma, ma li', col Parlamento dove decidono i segretari di partito e non gli eletti, faranno molto meno danno che a Firenze... e forse lo sconfitto Renzi delle primarie del centro-sinistra, potra' realizzare quello che ha sempre perorato, il nuovo rinascimento della citta', molto difficile coi tre (speriamo quattro) “parlamenturi”. Sarebbe stato meglio non mandare questi quattro a Roma, ma solo nelle loro case, ma la politica italiana -al momento- offre solo queste scappatoie, ed e' bene prenderle a volo.
Lasciamo Firenze e torniamo a noi, al prossimo “Natale di lotta” visto che la sua sacralita' festaiola e' stata menomata con le primarie del Pd e di Sel fissate per fine dicembre. Un buon segno di partecipazione e invito al rinnovamento della politica? Mah! Buon per loro (Pd e Sel) se riusciranno a rendersi credibili presso il loro elettorato. Ma noi registriamo l'ennesima conferma di una democrazia incompiuta, che non e' in grado di far si' che il momento sovrano della scelta dei legislatori sia possibile in un clima di ampia partecipazione e condivisione, ma solo con la fretta, le prebende a questo e quell'altro. Ci si lamentera' ancora se il 50% e rotti degli aventi diritto non andra' a votare e saremo governati da una parte politica che e' maggioranza di una minoranza che e' andata a votare? Non credo piu' di tanto ma, come si e' fatto per la Sicilia, si fara' finta di nulla, magari evocando i numeri percentuali della partecipazione in Usa (dove, pero', le primarie sono stabilite per legge e gli elettori scelgono, col sistema uninominale secco, chi eleggere e chi lasciare a casa).
Perche' a noi, associazione civica, quel che preoccupa e' che ci sia uno Stato che funzioni, un'Amministrazione che faccia altrettanto nel rispetto delle leggi. E tutto in considerazione dei diritti e dei doveri dei cittadini, facendo si' che siano proprio questi ultimi a decidere del proprio futuro. Sta accadendo questo con -per esempio- l'on. Silvio Berlusconi che fa fulcro del proprio programma l'abolizione dell'IMU e poi dice di voler candidare a primo ministro Mario Monti, principale artefice dell'IMU? Sta accadendo questo con le regole rattoppate all'ultimo momento per la presentazione delle liste elettorali, regole che sembrano fatte solo in funzione di creare difficolta' alle liste del M5S di Beppe Grillo? Due piccoli esempi di un marasma gigantesco in cui ci hanno infilato gli stessi che domani chiederanno il consenso elettorale per “cambiare il Paese”.
 
 
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