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Nuovo Parlamento. Aspettiamo fiduciosi per i diritti di utenti e consumatori
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Editoriale di Vincenzo Donvito
26 febbraio 2013 12:40
 
 Con circa il 5% di votanti in meno rispetto alle passate elezioni (dall'80 al 75) e il 25% di voti a quello che quasi tutti chiamano il partito della non-politica, ma che a nostro avviso e' espressione di dissenso marcato verso il regime dei partiti che ci ha governato fino ad oggi, senza escludere non pochi di coloro che hanno votato per i “partiti tradizionali”, molto ben oltre il 50% degli aventi diritti al voto in Italia, ci ha comunicato di non digerire l'attuale sistema. Qui si ferma la nostra analisi poiche', associazione civica, siamo interessati, indipendentemente dalle parti politiche che riusciranno a darci un governo, ai provvedimenti che quest'ultimo prendera' per l'affermazione e la tutela dei diritti degli utenti e consumatori, che sono il 100% (elettori e non, nonche' minorenni e non-cittadini italiani) delle persone che abitano sul nostro Stivale.
L'elenco dei provvedimenti in merito e' grande. Per capirne la dimensione basta considerare parte di questo elenco ogni esigenza -piccola o grande che possa sembrare- di ogni singolo cittadino nei propri rapporti privati e/o pubblici.
Una situazione normativa -e di prassi- che chi ci dovra' governare trova in condizioni disastrose. Che sono state rese tali da chi ci ha governato in precedenza: a nostro avviso perche' non c'e' mai stata sufficiente attenzione all'interesse pubblico (e dei singoli che fanno parte di questo pubblico), ma a quello delle corporazioni, dei potentati e di un pubblico teso piu' che altro a far tornare i conti della propria gestione (spesso “mala”) che a coinvolgere gli amministrati grazie a qualita' e quantita' dei propri servizi.
Il nostro sito web, grazie soprattutto alle lettere che ci vengono inviate da chi ci chiede consigli, e' lo specchio di questa realta'. A cui noi cerchiamo di sopperire con la quotidiana pubblicazione di notizie, indicazioni e consigli che mettano il cittadino in grado di farsi fare meno male.
A questo punto, aspettiamo i prossimi mesi per capire se i segnali dati dagli elettori e non-elettori saranno serviti ad invertire la tendenza malefica che ha caratterizzato fino ad oggi il nostro sistema/regime. Un'attesa in cui cercheremo di dare il nostro apporto/supporto a chiunque voglia ascoltarci.
 
 
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