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Il Paese dell'incivilta' giuridica
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Editoriale di Vincenzo Donvito
6 agosto 2013 13:57
 
La sentenza di Cassazione che ha condannato Silvio Berlusconi per evasione fiscale, ha fatto esplodere i suoi sostenitori che' la pensano in modo diverso dai giudici. Sarebbe stato strano il contrario e comprendo la loro ira.
Io sono tra coloro che non ha tenerezza e riverenza verso i giudici che emettono sentenze che stridono coi fatti e con la realta': in generale e nei casi in cui sono direttamente coinvolto, casi che qui in Aduc non ci mancano (1). E sono favorevole alla responsabilita' civile dei giudici, oltre che ad una separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante, dove quest'ultima sia realmente equidistante tra Pubblico Ministero e difensore. Una opinione in contrasto con la maggior parte dei giudici che, in merito, si comportano come una vera e propria corporazione.
Ma cosa sta succedendo nelle manifestazioni di ira dei sostenitori di Berlusconi? Che si stanno sentendo delle cose dove, dire incredibile, e' solo per non usare il turpiloquio. Agora' politica? Probabile, ma non mi rassegno alla diffusione e radicazione dell'incivilta' giuridica. E non e' tanto che in diversi sostengono l'opportunita' di una grazia che dovrebbe essere concessa dal Presidente della Repubblica: non mi sembra tecnicamente possibile ma, non essendo un giurista, la mia opinione in merito non serve a nulla. Cio' che mi ha oggi particolarmente colpito, perche' pur non essendo un giurista sono comunque un cittadino, e' l'opinione di un sottosegretario di Stato per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Michaela Biancofiore, che durante una trasmissione radiofonica ha detto: "Il referendum per la grazia? E` un'idea e la ringrazio per avermela suggerita". Cioe', non e' una fan di Berlusconi che in un bar ha detto questo ad un suo amico, ma un sottosegretario, cioe' una persona che, oltre ad essere nella fattispecie onorevole, e' anche stata scelta per governarci. Certo, sappiamo che gli onorevoli di questa legislatura e delle precedenti, grazie al sistema elettorale in vigore, sono rappresentanti del popolo solo perche' scelti dal loro capobastone che -solo lui- e' stato scelto dagli elettori. Ma un sottosegretario del governo del dotto e consapevole Enrico Letta, con ministri del calibro di Giovannini, Bonino, etc.... questa proprio non riesco a mandarla giu'. Il referendum, in Italia, e' solo abrogativo per leggi esistenti, non di tutte ma solo di alcune, per cui, di quale referendum per la grazia a Berlusconi si sta cianciando?
Potrei dilungarmi a dismisura in merito (penso all'uso improprio che si fa minacciando class action a destra e manca), ma credo di aver chiarito il mio disappunto e messa la “pulce nell'orecchio” a chi crede che la cosa piu' importante di cui il nostro Paese ha bisogno e' la civilta' giuridica. Una “pulce” perche' ognuno di noi sia vigile, alzi il proprio livello di guardia contro distorsione e incertezza giuridica, che sono la base di sfascismo, malgoverno, poverta' e infelicita'.

(1) valga per tutti il caso della condanna che abbiamo avuto a favore di tal Fabio Oreste, ex-cartomante condannato per pubblicita' ingannevole che, grazie ai suoi studi astrali, prometteva rendimenti del 500% su investimenti finanziari e che, per questo, avevamo gentilmente messo in dubbio la sua onesta'.


 
 
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