La crisi economica induce a percepire in altro modo gli immigrati. L'80% degli spagnoli ritiene che "le nuove circostanze economiche rendano necessari dei cambiamenti nella politica immigratoria". Lo si deduce dal Barometro 2008 della Fundacion Carolina per il Centro di indagini sociologiche (CIS), in cui  il 52% degli intervistati sostiene che la crisi richiede un "cambio importante" e il 30% che servono "alcuni cambiamenti". Il sondaggio, condotto a fine ottobre con 2.500 interviste, segnala che per il 46% degli intervistati la crisi "colpisce ugualmente" spagnoli e stranieri, mentre per il 35% danneggia di piu' gli stranieri. Si rafforza l'idea che il lavoro svolto dagli immigrati avvantaggi di piu' i Paesi d'origine grazie alle rimesse, che non la Spagna, e s'indebolisce la spinta alla cooperazione: gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo sono sostenuti dal 76% del campione, ma nel 2005 era l'84%, e il 67% dice che lo Stato deve occuparsi in primo luogo del benessere dei suoi cittadini .