Reporter senza Frontiere (RSF) ha chiesto spiegazioni ad Apple riguardo alla presunta censura di applicazioni sul Dalai Lama in Cina. Secondo IDG, varie applicazioni relative al capo spirituale dei buddisti e al militante uiguri Rebiya Kadeer sono bloccate in Cina ma accessibili in altri Paesi. I clienti cinesi di iPhone non possono accedere a Dalai Quotes, Dalai Lama Quotes, Dalai Lama Prayerwheel, Paging Dalai Lama. Lo stesso accade con un'applicazione dedicata ai premi Nobel. RSF chiede ad Apple di comunicare l'elenco completo delle applicazioni censurate, e in quel caso, i criteri usati nel selezionarle. "Se Apple ha accettato di ritirare alcuni dei suoi prodotti di Apple Store per la pressione delle autorità cinesi, il gruppo nordamericano entrerà nel club delle imprese complici della censura informativa in Cina. Una grande delusione nei confronti di un'impresa che si è fatta conoscere per il suo spirito creativo. (...) Obbedire alle leggi locali non costituisce una scusa plausibile; un atto di censura dei contenuti relativi al Dalai Lama sarebbe ingiustificato e costituirebbe chiaramente una violazooine delle leggi internazionali che regolano la libertà d'espressione".
Da qualche anno aziende quali Yahoo! e Google censurano contenuti nella versione cinese dei loro motori di ricerca.