Il tribunale monocratico di Catanzaro ha assolto un giovane catanzarese,A.L., 31 anni, arrestato all'inizio di agosto dai carabinieri con l'accusa di detenzione illegale a fini di spaccio di stupefacenti. Il giudice, Giovanna Mastroianni, ha accolto la richiesta del difensore, l'avvocato Antonio Sgromo, ed ha assolto il giovane imputato "perche' il fatto non sussiste". L'arresto e' avvenuto a seguito di una perquisizione domiciliare nel corso della quale i militari hanno rinvenuto in casa del 31enne dello stupefacente - e in particolare 20 grammi di marijuana - contenuto nel piatto di una bilancia da cucina. In casa i carabinieri hanno trovato anche le chiavi dell'appartamento attiguo, che il giovane ha spiegato essere di proprieta' del proprio cognato, al cui interno c'erano una serra inutilizzata, alcuni semi di canapa indiana ed alcuni coltelli con le lame intrise di hashish. Dopo l'arresto in flagranza, A.L. e' comparso in tribunale dove il giudice, Domenico Commodaro, ha convalidato l'arresto e lo ha scarcerato, disponendo per lui la sola misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per la firma. In aula A.L. si e' difeso quanto alla marijuana rinvenuta in suo possesso spiegando che la sostanza, che ha detto di aver acquistato da un extracomunitario ai giardini di San Leonardo, a Catanzaro, era destinata al solo uso personale, e di non avere alcuna responsabilita' per la roba trovata nella casa del cognato, di cui lui avrebbe solo le chiavi per eventuali emergenze.