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 COLOMBIA - COLOMBIA - Eutanasia. Il ministero della Salute stabilisce il protocollo per l'accesso
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21 aprile 2015 17:38
 
Il ministero della Salute ha preparato un protocollo che fissa le norme per applicare l'eutanasia a persone malate terminali maggiorenni che abbiano espresso la propria volonta' a morire con dignita'. Lo ha detto oggi il titolare di questo dicastero, Alejandro Gaviria. La risoluzione arriva dopo una sentenza della Corte Costituzionale che aveva dato 30 giorni di tempo al Governo per determinare le modalita' che i pazienti devono seguire in merito. Per esempio, “tutte le persone adulte con malattia terminale possono usufruire di questo diritto a morire con dignita'”, ha spiegato Gaviria, che ha specificato che questo puo' accadere solo dopo che gli stessi pazienti abbiano espressamente manifestato la propria volonta' e, di conseguenza, i famigliari non possono opporsi. Secondo i dettagli, il protocollo comincia quando il paziente manifesta la sua volonta' di sottomettersi all'eutanasia, momento in cui sara' informato da un medico su tutte le diverse ed alternative opzioni come “cure palliative o sedazione terminale”. Se nonostante questo il paziente intende proseguire nella propria decisione, deve darne assenso formale, momento in cui un medico dovra' determinare che si sono manifestate le “condizioni oggettive” perche' questo sia un malato terminale. La relazione deve essere integrata da un documento di un comitato interdisciplinare composto da un medico specialista, un avvocato e uno psicologo, che domandano ancora una volta al paziente se intende confermare la propria decisione, e in caso affermativo il procedimento deve essere applicato entro 15 giorni. “Le persone possono desistere in qualunque momento dopo aver preso la decisione, che e' gratuita”, ha assicurato il ministro. Gaviria ha fatto sapere che il metodo con cui l'eutanasia sara' applicata, sara' una “super sedazione terminale” e che “se il medico e' obiettore di coscienza, li' dove questo opera deve essere trovato un altro medico che non lo sia”, si' da garantire che sia rispettata la volonta' del malato. Se il malato e' gia' sedato e non puo' esprimere la propria volonta' di ricevere l'eutanasia, quest'ultima potra' essere applicata solo se il malato si era' gia' espresso “prima della malattia” che voleva procedervi. “Quello che non vogliamo e' che un terzo possa decidere per il paziente, questo e' un caso complesso e deve essere definito dal Parlamento. Per il momento, la famiglia non potra' esigere che si proceda se il paziente non ha espresso esplicitamente la propria volonta'”. Colombia e' il primo Paese dell'America Latina che disciplina la morte anticipata in caso di malattia terminale, e questo dimostra un progresso al pari di Olanda, Belgio, Francia e Spagna, che hanno gia' norme in merito” dice il viceministro della Salute e Protezione Sociale Fernando Ruiz Gomez, precisando che si tratta di una decisione che si basa su argomentazioni giuridiche con cui non si interferisce con problematiche religiose, “Per il ministero, qualunque discussione si deve tenere in ambito giuridico, qui non si discute di questioni religiose, tutto e' stato realizzato in base ad un protocollo e ordinamento giuridico”. Il viceministro ha precisato che “gli sviluppi della giurisprudenza vanno piu' veloci rispetto alle discussioni in seno alla societa'” e per questo considero che “qui e' stato stabilito un processo di avanzamento e modifica grazie alla Corte Costituzionale che ha anticipato la societa'”. A seguito della pubblicazione della delibera, il Governo avviera' dei lavori di “pedagogia” per spiegare chi puo' beneficiare del protocollo, che ha posto le sue basi con una sentenza della Corte Costituzionale, nonche' 17 anni di relativa giurisprudenza.
 
 
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