testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Immigrazione, manifestazione a Roma per rispetto tempi di rilascio pds
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
2 gennaio 2010 9:36
 
 'Regolari siamo noi, illegali siete voi' e ancora 'ministro Brunetta non siamo fannulloni': questi e molti altri gli slogan scanditi da circa un centinaio di persone che - nonostante la pioggia - hanno preso parte, in piazza Esedra a Roma, ad una manifestazione indetta dai Radicali per protestare contro i tempi 'fuori legge' con cui le questure rinnovano i permessi di soggiorno agli immigrati giunti nel nostro Paese regolarmente.
Per legge i rinnovi dovrebbero avvenire in 20 giorni ma in realta' - e' stato denunciato durante la manifestazione alla quale hanno partecipato molti immigrati che da oltre 15 giorni fanno lo sciopero della fame - i tempi di attesa variano dagli 8 ai 15 mesi. Sarebbero 500 mila perone immigrate a trovarsi in questa situazione ed e' per questo che subito dopo la protesta in piazza Esedra, una delegazione di manifestanti si e' recata al ministero dell'Interno per consegnare una lettera rivolta a Maroni affinche' riporti la questioni entri i limiti della legalita'.
'Per i permessi di soggiorno esistono delle regole che vanno rispettate - ha detto Marco Cappato, segretario dell'associazione radicale 'Luca Coscioni' - nel nostro paese siamo abituati a pensare che immigrazione equivale a illegalita', clandestinita' ma illegale e' il governo che non rispetta i tempi abbandonando decine di migliaia di persone nell'incertezza. Non dobbiamo dimenticare che parliamo di persone che hanno il diritto di avere il permesso'. In questo contesto dire, come fa il governo, che vogliamo quelli che vengono qui a lavorare, quelli in regola che non sono clandestini 'e' falso alla radice perche' quelli che hanno le carte in regola non riescono ad ottenere cio' di cui hanno diritto'. per Cappato La prima cosa da fare e' organizzare l'amministrazione pubblica per il rispetto delle regole: 'lo diciamo a Brunetta oltre che a Maroni, poi bisogna informare le comunita' immigrate dei loro diritti- questo lo puo' fare anche il ministro Carfagna - perche' qualsiasi dialogo o dibattito politico sulle riforme non ha senso se non si rispetta le regole che ci sono ora'.
Presente alla manifestazione anche il presidente del partito radicale, Sergio Stanzani che nonostante i suoi 87 anni ha aderito allo sciopero della fame: 'Noi abbiamo bisogno di loro - ha detto - ma come possiamo pretendere che rispettino le nostre leggi se noi per primi facciamo strame del diritto e della legge in Italia'.
Uno dei 300 immigrati che stanno facendo il digiuno dal 13 dicembre, tra i quali Gaousoou Ouattara' presenta alla manifestazione, ha chiesto 'piu' umanita' 'alle questure:' se ci sono problemi di burocrazia chiediamo - ha poi aggiunto - che le questure proroghino i permessi fino a quando quello nuovo non arriva'. L'immigrato ha ringraziato Livia Turco che ha aderito a questa manifestazione e ha invitato tutti i partiti senza distinzione a fare altrettanto.
Shagri Isaid, immigrata anch'essa, si e' infine offerta a dare il cambio nel digiuno a Ouattara': 'gli chiedo di interrompere da oggi lo sciopero della fame che sta portando avanti da oltre 15 giorni'.
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS