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 ITALIA - ITALIA - Sentenza Cassazione. Vigilini: multe solo sulle strisce blu
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11 marzo 2009 0:00
 
Stop a 'vigilini' ed 'ausiliari della sosta' con potere di fare multe a tutto campo nelle aree di parcheggio a pagamento. La battuta d'arresto alle contravvenzioni al 'Codice della strada' fatte da chi non e' a tutti gli effetti un pubblico ufficiale ma solo il dipendente di una societa' privata, viene dalla Cassazione che, a Sezioni Unite, ha bocciato cosi' le esigenze dei Comuni - in particolare quello di Parma - di far cassa quanto piu' possibile con il business delle 'multe facili'. In particolare la Suprema Corte - con la sentenza 5621 che sbaraglia i fautori dell'espansione delle prerogative dei 'multatori privati' - ha diminuito il 'potere di multa' ai dipendenti delle societa' che gestiscono i posteggi a pagamento su concessione dei Comuni. I 'vigilini' - hanno deciso le Sezioni Unite - non possono fare le multe per ogni tipo di infrazione che si verifica nell'area di posteggio ma solo per le infrazioni commesse dentro le strisce blu.
Per questo la Suprema Corte ha respinto un ricorso del Comune di Parma contro la decisione del Giudice di pace della citta' ducale che aveva stracciato la multa inflitta dagli 'ausiliari', per sosta vietata, a un guidatore, Mario P., colpevole di aver parcheggiato l'auto in un posteggio a pagamento mettendola in uno spazio non contrassegnato dalle strisce blu. La macchina, peraltro, non dava fastidio a nessun altro veicolo. I giudici di piazza Cavour hanno affermato il principio di diritto in base al quale: 'le violazioni in materia di sosta che non riguardino le aree contrassegnate con le strisce blu e/o da segnaletica verticale e non comportanti pregiudizio alla funzionalita' delle aree cosi' distinte, non possono essere legittimamente rilevate da personale dipendente delle societa' concessionarie di aree adibite a parcheggio a pagamento, seppure commesse nell'area oggetto di concessione (ma solo limitatamente agli spazi distinti con strisce blu)'.
Se cosi' non fosse - aggiunge la Cassazione - si finirebbe col dare la precedenza solo a considerazioni di 'profili economico, a vantaggio della concessionaria che, pur se sussistente, non giustificherebbe l'estensione dell'applicazione di una norma con connotazioni di eccezionalita'' (come quella che consente l'uso degli ausiliari per contestare determinate contravvenzioni).
Anche la Procura della Suprema Corte, rappresentata dal sostituto procuratore generale Domenico Iannelli, aveva chiesto di respingere il reclamo del comune emiliano.
 
 
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