Due scienziati cinesi hanno confermato il collegamento tra il virus Zika e i casi di microcefalia nei neonati, dopo alcuni esperimenti condotti sui topi. La scoperta e' stata realizzata da un team di scienziati guidati da Xu Zhiheng, dell'Institute of Genetics and Developmental Biology dell'Accademia Cinese delle Scienze, e da Qin Chengfeng, dell'Istituto di Microbiologia ed Epidemiologia dell'Accademia di Scienze Mediche Militari. Il virus instillato negli embrioni dei feti di topo si sarebbe replicato velocemente fino a intaccare le cellule staminali neurali, provocando la distruzione di alcuni neuroni. Lo sviluppo del cervello del topo, a detta dello stesso Xu, non e' dissimile da quello umano. L'esperimento e' stato ripetuto per trecento volte, provocando il restringimento della massa cerebrale a cinque giorni dall'esperimento. A febbraio scorso un gruppo di scienziati cinesi aveva dichiarato di avere individuato il genoma del virus, a cui erano risaliti dagli esami condotti sull'unico paziente cinese che avesse contratto il virus, un uomo di 34 anni di ritorno in Cina dopo un viaggio in Sudamerica.