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Affitti brevi Firenze. Le delibere del nulla. Il necessario da fare
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29 luglio 2024 9:58
 

L’amministrazione della poco vivibile città il cui centro storico (e non solo) è stato affidato ai commercianti e al grande business dell’ospitalità, preferibilmente di lusso, sta per approvare un’altra inutile delibera per limitare l’espandersi degli affitti brevi… delibera che, al momento, l’unico effetto che ha provocato è stata la moltiplicazione degli immobili iscritti a fruire di queste locazioni brevi, l’incremento della “gentrificazione” della città, la crescita smodata dei prezzi di tutto, la fuga degli studenti e dei residenti, la trasformazione della città in un parco giochi a tematica rinascimentale.

Da notare che in questo contesto della incapacità del governo cittadino, si inserisce la cosiddetta opposizione di destra che, come talmud, recita che ogni provvedimento è “ingiusto poiché limita la proprietà privata e la libertà d'iniziativa economica dei fiorentini”. Chissà perché la nostra Costituzione, all’art.41 reciti che “L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. Che è proprio quello che viene violato a Firenze e non solo.

Chiarito questo e - se ce ne fosse il bisogno di ancora ribadirlo - chiarito che siamo al limite della rivolta popolare come avviene, per esempio, a Barcellona ed Amsterdam, c’è a nostro avviso un paio di punto fermi vista la latitanza ed incapacità di governo nazionali e legislatori in materia:
- le concessioni per gli affitti brevi vanno al momento bloccate e, quelle in essere, consentite solo per massimo due appartamenti a chi non sia società di persone o capitali.
- le autorizzazioni alle trasformazioni degli edifici in strutture alberghiere e/o commerciali, vanno calmierate rispetto ad un piano turistico che preveda che non siano solo i ricchi ad alloggiare in città e i poveri costretti al cosiddetto “mordi e fuggi”.
Le conseguenze su tutta l’economia, che non potrà che adeguarsi, sono evidenti: Firenze dovrebbe tornare ad essere la capitale del Rinascimento fruibile da tutti, inclusi quelli che scelgono di studiarvi ed abitarvi.

Punto fermo contro il quale è probabile che si scateneranno le opposizioni finte liberiste, gli amici di questa o quell’altra azienda, associazioni in cerca di gloria e visibilità, etc.
Una cosa dovrebbe capire la Sindaca e l’amministrazione: il degrado cui siamo arrivati è enorme e che per farvi fronte non basta solo essere dei ragionieri come lei si appresta a fare, ma occorre fare battaglie che, partendo dalla dimensione locale, si estendano al nazionale ed europeo. E le battaglie comportano anche la perdita di popolarità verso i commercianti e i ricchi di ogni risma.


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