Brutte notizie per una realtà che riguarda il 90% delle donne.
La professoressa Rebecca Shepherd, docente di Anatomia umana presso l'Università di Bristol (Uk), in un articolo sul sito "The Conversation", afferma che la cellulite "non ha bisogno di essere trattata. E' una normale variazione anatomica che è stata trasformata in una condizione che guida un mercato redditizio per cure che non esistono". In effetti, la cellulite è stata definita la "non malattia più investigata".
Un giudizio così tranchant lascia interdetti e pone interrogativi a tutte quelle persone che da anni si sottopongono a cure prolungate e costose per eliminare un fastidioso inestetismo.
Vediamo.
La pelle, o cute, costituisce l'involucro che riveste tutto il corpo È il più grande e il più versatile fra gli organi, adibito a numerose funzioni: protettiva, termoregolatrice, emuntoria (eliminazione di acqua, cloruro di sodio, cataboliti), secretoria (produzione di sebo e sudore), sintetica (formazione di melanina e cheratina), sensitiva (percezioni dolorifiche, tattili, termiche, prurito).
La pelle è un vero e proprio organo che può raggiungere una superficie di 2 metri quadrati e arrivare a pesare 3,5 kg. E' costituita da due strati distinti: l'epidermide di rivestimento e il derma connettivale di sostegno. In profondità si trova l'ipoderma o pannicolo adiposo, utile come riserva energetica.
"Lipodistrofia ginoide", “Adiposi edematosa"e "Liposclerosi" sono le definizioni scientifiche di quella che visivamente è definita "pelle a buccia di arancia" che interessa la zona pelvica e addominale, i fianchi, i glutei e le cosce. Si presenta come depressione della pelle associate a piccoli noduli di grasso legato alla ritenzione idrica, all'accumulo di micro formazioni di grasso sottocutaneo e agli ormoni femminili. Anche una donna magra può avere la cellulite.
Il problema della "buccia di arancia" esplode in questo periodo estivo quando l'esposizione del corpo evidenzia quegli inestetismi che non collimano con il modello femminile proposto dai media,.
Dunque, che fare?
In effetti, è un po’ tardi per intervenire ma la speranza è dura a morire e all'ultimo minuto si ricorre a una delle tante indicazioni suggerite dai centri estetici.
Vediamo sinteticamente vari tipi di interventi.
I massaggi con creme a base di caffeina, retinolo ed estratti di erbe hanno qualche effetto dovuto all'azione drenante della manipolazione ma i componenti non sono in grado di penetrare efficacemente l'epidermide e incidere sui depositi di grasso sottostanti. La carbossiterapia si pratica con microaghi iniettando anidride carbonica per via sottocutanea. La radiofrequenza si avvale delle onde elettromagnetiche con produzione di calore in profondità. La pressoterapia esercita una tensione localizzata tramite cuscini gonfiabili mentre la microvibrazione utilizza un rullo di microsfere da far scivolare sulla parte interessata.Infine, infine la liposuzione attuata attraverso cannule.
"Mantenere una dieta sana, bere molta acqua e svolgere un'attività fisica regolare possono aiutare a migliorare l'aspetto generale della pelle e ridurre la visibilità della cellulite. Perdere peso e rafforzare i muscoli delle gambe, dei glutei e dell'addome può rendere la cellulite meno evidente, ma non la farà scomparire del tutto." conclude la professoressa Shepherd.
(Articolo pubblicato sul quotidiano
LaRagione del 16 Luglio 2024)
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