Un’attività di routine, i controlli antidroga negli istituti scolastici superiori. Oggi a Siracusa, ieri in altre località e domani continueranno. Risultato: negativo. Bene che vada, troveranno qualche spinello e, se si troverà il consumatore, gli rovineranno la vita… per uno spinello.
Una realtà del nostro regime proibizionista, più interessato a colpire i consumatori che non i mercanti. Non che questi ultimi non siano sotto il mirino delle autorità di polizia, ma ogni volta che ne trovano qualcuno (spacciatore o narcos che sia), il giorno dopo ce ne sono altri che li sostituiscono… come potrebbe essere altrimenti quando c'è domanda e l’unico mercato è quello illegale? Certo, le nostre leggi dicono che questo è il giusto metodo per stroncare la domanda…. ma decenni e decenni di stroncature non portano ai risultati sperati… anzi: consumatori in crescita, carceri più affollate, nuove sostanze sempre più pericolose sul mercato, forze di polizia che tutti lamentano essere insufficienti contro la criminalità ma che vengono inviate in questi licei a non far nulla se non a glorificare se stesse.
La piccola e microcriminalità è insopportabile e poco gestita in tutte le città italiane… anche per le droghe illegali, certo, ma per gli spacciatori e le loro faide per i controlli dei territori, non certo per i consumatori… e i piani di prevenzione delle nostre autorità sono di mandare i cani nelle scuole superiori, con l’unico risultato di “intimorire” i ragazzi (che continueranno senza problemi a farsi spinelli).
C'è più di qualcosa che non torna in queste strategie, partendo dalla constatazione che non esisterà mai politica o repressione o cultura da imporre che convincerà i consumatori di sostanze oggi illegali a smettere di utilizzarle.
Nei giorni scorsi anche l’Italia ha firmato un blando documento all’Onu contro i danni della “guerra alla droga", ma che comunque riconosce che qualcosa non ha funzionato in quanto si è fatto e si continua a fare. Forse il governo italiano non si è accorto di aver firmato questo documento… visto che continua coi soliti inutili metodi di gestione negativa del fenomeno. Possibile che nel governo, oltre gli alfieri proibizionisti Salvini e Gasparri che ogni tanto straparlano a se stessi sulla materia, non ci sia nessuno che abbia voglia di utilizzare la ragione per meglio discutere e affrontare il problema?
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