Con l’arrivo dell’estate capita spesso che le finestre ed i balconi vengano lasciati aperti e che le attività commerciali abbiano tavolini all’esterno.
Queste situazioni spesso rappresentano due interessi contrapposti.
Il riposo, alle volte anche la quiete pubblica, da una parte e il diritto di poter svolgere la propria attività commerciale.

Chi ha ragione?
Facile: chi rispetta le regole.
L’art. 844 cc chiarisce che le immissioni, anche quelle sonore, devono rispettare la normale tollerabilità.
Se la normale tollerabilità viene rispettata, il locale potrà continuare a svolgere la propria attività, ma se la tollerabilità sarà superata, anche di poco, il Comune potrà emettere un’ordinanza di sospensione dell’attività.

 Come si fa ad accertare se la normale tollerabilità è stata rispettata o meno?
Il primo passo è presentare un esposto al Sindaco e contemporaneamente all’ASL. 
I vigili Sanitari o i Carabinieri effettueranno i rilievi fonometrici trasmettendo il risultato al Sindaco, che  è obbligato a prendere provvedimenti, che potranno andare da una semplice contravvenzione sino alla chiusura dell’esercizio commerciale.
La prova della violazione del livello di tollerabilità può essere fornita anche tramite testimoni,

E se il Sindaco non fa nulla oppure non si ottiene risposta?
Ci si potrà anche rivolgersi al Difensore Civico e, si parla di casi veramente a limite, anche alla Magistratura per denunciare l’omissione di atti di ufficio. 

Tutti i rumori sono vietati?
No, solo quelli che possono oggettivamente disturbare le persone che vivono in zona.
Nel caso il disturbo sia intollerabile solo per un nucleo familiare, la vicenda rimarrà prettamente civile mentre se, ad essere disturbati saranno più nuclei familiari, la vicenda potrà assumere anche profili penalistici in quanto si potrebbe configurare il reato di disturbo della quiete pubblica.

Quando è superata la normale tollerabilità?
Secondo la giurisprudenza, questa viene superata quando ha un’intensità tale da oltrepassare la sopportabilità media delle persone che vivono nei luoghi circostanti.


Qui il video sul canale YouTube di Aduc

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