Il Tar Lazio ha confermato una multa Antitrust per Enel e alcune sue associate: facevano pratiche commerciali ingannevoli nelle vendita dei loro servizi relativamente alla cessazione del mercato tutelato, per convincere gli utenti e fare un contratto per il mercato libero.
Mentre attendiamo che il decreto energia veda la luce, con il possibile rinvio della fine del mercato tutelato, fine prevista a partire dal prossimo 10 gennaio per il gas e 1 aprile per l’elettricità… mentre attendiamo, questa sentenza del Tar arriva a conferma della grande attività di Enel per condizionare il mercato.
Prima cercando in modo ingannevole di convincere gli utenti a scegliere Enel come fornitore del mercato libero, e oggi cercando di condizionare il governo al rinvio della fine del mercato tutelato, ragion per cui Aduc ha presentato denuncia ad Antitrust.
Insomma, per Enel, il mercato energetico è “cosa sua”. Non si vuole rassegnare a non dover più essere il principale attore di questo mercato e, invece di agire legalmente per convincere gli utenti della bontà delle proprie offerte, si impegna con le armi dell’illegalità, direttamente con gli utenti e indirettamente nei confronti del governo.
In questi giorni sono molto attivi i centralini di marketing per convincere gli utenti che ancora sono nel mercato tutelato (meno del 50%) a scegliere un nuovo gestore per la possibile fine di questo mercato. Molte sono le informazioni ingannevoli che vengono date, la più diffusa è che se non si sceglie si rimane senza servizio… che non è vero, almeno per i prossimi tre anni e non per le categorie deboli (età e reddito).
In questo contesto si trova a suo agio l’Enel. Vuoi la nomea che è il gestore storico di quando c’era il monopolio totale, vuoi tutta la rete di rapporti politico-economici che ha stabilito con tutti i governi… ecco che Enel si sente e agisce come onnipotente.
La conferma Tar che anche Enel è in un fortino di carta è importante. Nessuno potrà continuare ad impedire e prendere in giro gli utenti sul mercato libero e la fine del tutelato: una piena liberalizzazione, come è già stato per il mercato delle telecomunicazioni, porterà vantaggi in qualità ed economicità dei servizi offerti
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