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Energia elettrica. Rientro nel mercato tutelato. Arera: pubblicità ingannevole? 
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Articolo di Emmanuela Bertucci
12 aprile 2024 17:47
 

In periodo di campagna elettorale, si sa, tutto fa brodo. Oggi è il turno dell’on. Alberto Gusmeroli (Lega), presidente della commissione Attivita' produttive, Commercio e Turismo, che si “intesta” una vittoria a tutela dei consumatori, spiegando che è grazie alla battaglia della Lega e sua che Arera ha pubblicato sul sito istituzionale le istruzioni per rientrare nel mercato tutelato dell’energia elettrica entro fine giugno.

Peccato che le istruzioni siano parziali e inducano in errore i consumatori che l’on.Gusmaroli dice di voler tutelare.

Ricapitoliamo i fatti. Con un comunicato ARERA ha ricordato ai consumatori che - in vista del passaggio definitivo al mercato libero dal 1 luglio 2024 – possono ancora rientrare nel mercato tutelato entro il 30 giugno 2024, e quindi far parte del mercato a tutele graduali, coi prezzi - presumibilmente -  più bassi di quelli del mercato libero.

Ma a far due conti, i tempi sono strettissimi ed è praticamente impossibile, già oggi, rientrare nel mercato tutelato entro il 30 giugno 2024.
Dal momento in cui si firma il contratto per tornare sul mercato tutelato, la tempistica varia da gestore a gestore. Per esempio, il Servizio elettrico nazionale (Enel), il più gettonato, indica tra 60 e 120 giorni, rendendo di fatto impossibile il trasferimento (1).  

Il comunicato ARERA non spiega nulla di tutto ciò. L'informazione corretta, peraltro criptica, è contenuta in altra pagina del sito in cui si ricorda che il passaggio può avvenire entro fine giugno 2024, tenendo conto dei tempi tecnici necessari per effettuare il cambio del venditore. E a ben poco rileva che ARERA abbia raccomandato ai gestori di maggior tutela di limitare il più possibile le tempistiche del passaggio.

 Insomma, è possibile rientrare nel mercato tutelato entro il 30 giugno 2024? Ci si può provare, ma non è detto che riesca.

Perché Arera ha dato informazioni parziali, e quindi scorrette, e praticamente fuori tempo massimo? Da quanto riferisce l’on. Gusmaroli l’ha fatto su richiesta della Commissione da lui presieduta.
Il risultato però non è la millantata tutela dei consumatori, ma il suo contrario: un’informazione incompleta che ingenera nei consumatori l’errata convinzione che fino al 29 giugno siano ancora in tempo per chiedere il rientro nel mercato tutelato.
Il risultato è, quindi, esclusivamente propaganda elettorale per la Lega che si affretta ad intestarsi una “vittoria”. 

Crediamo che l’Arera non debba farsi tirare per la giacchetta dal governo di turno, ma di mantenere la terzietà e l’indipendenza che la legge le richiede, e di tutelare realmente i consumatori, suo preciso compito istituzionale.


NOTE
1 - Qui la procedura. il nuovo venditore del mercato tutelato comunica  – entro il 10 del mese – al vecchio venditore il recesso. La fornitura sarà attiva dall'inizio del mese successivo. Esemplificando, per tornare in maggior tutela, la tempistica massima dovrebbe essere questa:
- oggi, 13 aprile 2024, firmo il contratto per rientrare in maggior tutela con il venditore X;
- X predispone il passaggio in meno di un mese, ed entro il 10 maggio comunica il mio recesso al venditore precedente,
- la fornitura nel mercato tutelato sarà quindi attiva dal 1 giugno 2024
Se poi il contratto è firmato fuori dai locali commerciali (telefono, internet), X si attiverà solo terminato il periodo di 14 giorni dalla firma per esercitare il diritto di recesso, a meno che il consumatore espressamente non vi rinunci.
Se per qualsiasi motivo X supera la data del 10 maggio, la fornitura dovrebbe essere attivata dal 1 luglio, giorno in cui il mercato tutelato non esisterà più (se non per i cosiddetti vulnerabili), cioè l'operazione non sarà più possibile.
E, i tempi medi per operare il passaggio che i venditori di maggior tutela indicano sono ben superiori a 29 giorni, considerato anche che il più gettonato, Servizio elettrico nazionale, fa sapere che ci vogliono tra 60 e 120 giorni.

IL 19 APRILE ARERA HA EMESSO UN NUOVO COMUNICATO SPECIFICANDO LA PROCEDURA


Qui il video sul canale YouTube di Aduc

 
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