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Interail, il treno per i giovani
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Articolo di Alice Poretti Donvito *
10 giugno 2024 17:16
 
 Negli ultimi anni si parla spesso di Interrail. Ma che cos’è? Perché in molti ragazzi scelgono di esplorare l’Europa in treno? E soprattutto cos’ha il treno di così affascinante?

L’alternativa per viaggiare
Andando in stazione avrete sicuramente notato quei ragazzi giovani che si trascinano dietro uno zaino più grande di loro. Uno zaino che sembra contenere la loro intera esistenza e che si portano appresso per settimane tra un Paese e un altro. È questa la realtà dei molti che decidono di intraprendere lunghi viaggi in treno: partenza, zaino in spalla e via.

Per i giovani questo viaggio per il continente è diventato come un rito, un’esperienza da fare almeno una volta nella vita: si chiama Interrail, un “bigliettone” ferroviario che copre le tratte di 33 Paesi europei.  Sono in molti a scegliere questa alternativa per viaggiare: un modo lento, sostenibile e conveniente in cui il viaggio diventa concretamente parte della vacanza.

Le fondamenta dell’Interrail
Il pass Interrail è nato nel 1972 come offerta solo per i giovani under 21 per acquistare un biglietto ferroviario con cui girare l’Europa. In seguito è stato allargato per altre fasce d’età, ma l’idea iniziale resta: un incoraggiamento per i giovani a viaggiare ed esplorare in autonomia, formarsi e fare esperienze interculturali. Il progetto è stato sin da subito un grande successo con centinaia di migliaia di biglietti venduti, successo che continua ancora oggi.

Dal 2018 il Parlamento Europeo finanzia il programma DiscoverEU che offre la possibilità ai neo-diciottenni dei paesi membri dell’Unione Europea di partecipare a un concorso per ottenere il pass Interrail gratuitamente. Secondo quanto riportato sul regolamento nel Portale Europeo per i Giovani, ogni sei mesi sono almeno 35.000 i selezionati, tra cui più di 4000 italiani.

Il pass cerca di promuovere l’integrazione dell’Unione Europea e i suoi principi, come l’abbattimento delle frontiere e il tentativo di creare un senso europeo di comunità (valori ora come ora di grande discussione con le ultime elezioni per il Parlamento Europeo).

Un fenomeno sempre più grande
In Italia l’ultima tornata di DiscoverEU di aprile 2024 ha registrato un picco: tra un totale di 180 mila domande inoltrate, ben 36.000 erano di candidati italiani (come riportato sul sito dell’Ansa). Un aumento incredibile se si pensa che solo l’anno prima erano poco più di 10.000 gli italiani a partecipare. 
Questa elevata domanda è frutto di un miscuglio di fattori. Tra i tanti, è la crescente consapevolezza ambientalista a spingere la nuova generazione a scegliere alternative più ecosostenibili, il treno per l’appunto. Non da sottovalutare è anche il fenomeno dell’overtourism: la voglia di viaggiare è esplosa dopo il Covid-19. Inoltre, l’impegno di Interrail in promozione e incoraggiamento sta dando i suoi frutti: iniziative come DiscoverEU o il lancio nel 2020 di un’app apposita per pianificare l’itinerario perfetto hanno avuto parecchio successo. 

Ed è così che, come riportato sul sito Interrail, solo nel 2023 ad optare per un pass Interrail o Eurail (l’opzione per i non-europei) sono state 1,2 milioni di persone.

Il romanticismo ferroviario
Oltre a queste comodità, scegliere il treno al posto dell’aereo o della macchina ha un significato più profondo, più intimo. Salendo a bordo si crea un senso di relax: c’è un grande finestrone dove perderti guardando i paesaggi esterni, hai libertà di muoverti e non dipendi dal traffico. 
C’è un qualcosa di romantico nel viaggiare in treno. Forse un’idea che ci è stata trasmessa dalle vecchie foto e dai film in cui il treno e la stazione erano luogo di incontri, ritrovi e addii. Pensate a Before Sunrise (1995), iconico film romantico i cui protagonisti si incontrano su un treno per Vienna o a quelle fotografie in bianco e nero di tutt’altri tempi con soldati che prima di partire rubano un ultimo bacio dal finestrino… e come dimenticare l’Hogwarts Express di Harry Potter? 

Il treno è veramente un mezzo magico che ci trasporta da un centro all’altro.

 

(articolo pubblicato sul blog di RadioIulm il 10/06/2024)

* l'autrice è studente presso Iulm, Università di Comunicazione e Lingue a Milano

 
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