In un clima di scetticismo sul… clima, sembra che stiano ottenendo un certo successo i cat-bond, un mercato che vale circa 50 miliardi di dollari. Cosa sono e perché il successo?
Cosa sono i cat-bond
Utilizzati spesso come stratagemma dalle compagnie assicurative per redistribuire i rischi, si tratta di investimenti che fanno riferimento ad un terremoto, un uragano o un qualche disastro naturale. Se si verifica, l’investitore ci rimette il capitale (del tutto o in parte), se invece non accade nulla viene pagato il rendimento pattuito, Che quasi sempre è una percentuale a due cifre. Alto rischio e alto guadagno.
Perché il successo dei cat-bond
Ad un Pianeta dominato dalla preoccupazione ambientale, e nonostante il verificarsi più frequente di fenomeni estremi, oggi si fa strada un potere politico di scetticismo climatico, fino a vere e proprie opposizioni e modifiche alle politiche in corso o programmate.
Al primo posto l’affermazione del potere di Donald Trump in Usa col suo consigliere Elon Musk. Seguito dal crescere di forze politiche in Europa che lo emulano e che, anche se non rappresentano la maggioranza, si sono insinuate nella Commissione europea, governano alcuni Paesi Ue e crescono in altri Paesi sempre Ue. In Italia queste forze politiche sono al governo.
Molto rumore pubblicitario, molto controllo dei media, molte non informazioni e molte fake news sono corollario. Insieme a molti big dell’economia (Usa e non solo) che lo seguono, anche se prima in qualche modo si distinguevano per essere più o meno coinvolti e attenti per la salvaguardia ambientale del Pianeta. Insomma, questi big sono saliti sul carro del vincitore e mostrano in modo evidente che la loro missione è sì l’innovazione tecnologica, ma per fare solo profitti.
In questo contesto si aggiungono le difficoltà economiche sempre più diffuse degli individui e chi ha un minimo gruzzoletto, invece di investire in biglietti di qualche lotteria, si affida al fascino di quelli che appaiono come vincenti.
Ultima novità di questo settore, per abbassare le barriere all'ingresso e ampliare la platea di investitori, è che sta arrivando il primo Etf (Exchange-trader fund) basato su un portafoglio di circa 75 cat-bond (sui 250 esistenti), che sarà quotato alla Borsa di New York a partire dal prossimo marzo.
Ognuno fa ciò che vuole dei propri soldi, e ognuno può credere a tizio o caio. Noi abbiamo raccontato il contesto.
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