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Mondiali di calcio Qatar. Boicottare lo spettacolo. Appello a Sindaci e Anci
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4 ottobre 2022 10:28
 
  Ormai è impensabile boicottare i mondiali di calcio che si terranno dal 20 novembre al 18 dicembre in Qatar. Possiamo però organizzarci per boicottare lo spettacolo

Sarebbe stato necessario boicottare i mondiali di calcio in Qatar prima della decisione di tenerli in questo Stato autarchico, ma non è stato fatto e solo ora si comincia a sapere qualcosa anche sulla controversa e poco limpida decisione di tenerli in quel Paese (1).
Nel mondo ci sono organizzazioni come Amnesty International e Human Rights Watch che sono mobilitate in merito. In Francia sono già diversi i Sindaci che hanno deciso di non dare supporto logistico allo spettacolo. Nel mondo sono tante le iniziative che si contano in merito.

I motivi del dissenso verso la scelta del Qatar sono noti da tempo, anche se passano nella “distrazione” di chi non vuole compromettere lo spettacolo dello sport preferito in assoluto da italiani e non solo: le politiche forcaiole di questo Paese verso i diritti umani (in generale e nello specifico, soprattutto con i lavoratori immigrati trattati come schiavi) e lo scempio di vite umane che ha caratterizzato la costruzione delle strutture per la tenuta dei giochi.

Abbiamo stomaco per digerire anche questo, dopo che buona parte degli italiani mostrano perplessità sulle iniziative contro l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin?
Siamo sicuri che quello che accade e accadrà in Qatar abbia a che fare con lo spirito dello sport e non sia piuttosto un disastro umano e ambientale, incompatibile con i valori che vogliamo vedere trasmessi attraverso lo sport e in particolare il calcio?

Siamo ancora in tempo per un “movimento” di disapprovazione che giunga a tutto il mondo. Il nostro non è un Paese secondario per il calcio, e quando si dice e si fa qualcosa suscitiamo una certa attenzione.

E’ questo il motivo per cui rivolgiamo un appello a tutti i Sindaci perché non spendano un centesimo per favorire questo spettacolo.
In particolare chiediamo all’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) di prendere posizione invitando i loro membri a non prestarsi alla celebrazione dei fasti del Qatar, anche sfidando la dipendenza petrolifera che abbiamo verso questo stato autarchico e liberticida.
Quanto sta avvenendo oggi nel mondo è un aperto invito alla nostra partecipazione: la resistenza Ucraina all’invasore russo, le manifestazioni in Iran e Afghanistan per la libertà di donne e uomini sono solo la punta più evidente di un iceberg che potrebbe sciogliersi anche grazie ad una nostra più fattiva e costruttiva presenza.

1 – il quotidiano Libération ha in corso un’inchiesta
 
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