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Multe compagnie aeree low cost. L’ambiguità da non accettare. Ricorso Antitrust
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27 novembre 2024 12:06
 

Il ministero spagnolo del Consumo ha sanzionato con quasi 179 milioni cinque compagnie aeree low cost (multa maggiore per Ryanair, 107 milioni) per pratiche commerciali scorrette relative a: bagaglio a mano, assegnazione posti, stampa carta d’imbarco, divieto pagamenti in contanti, poca chiarezza che non consente il confronto con altri prezzi del mercato. 

Le  compagnie hanno fatto ricorso e, sostenute anche da Iata (The International Air Transport Association), rivendicano il proprio diritto a fissare le tariffe come credono.

Le ragioni dei multati sono alla base di quella sorta di rivoluzione degli ultimi decenni, la cosiddetta “democratizzazione del viaggio”, che ha consentito a milioni di persone che, altrimenti, non se lo sarebbero potuto permettere, di volare. “Democratizzazione del viaggio” in cui rientra anche la scorporazione, dal prezzo del biglietto pubblicizzato, di alcuni servizi che invece le compagnie “tradizionali” includono: non tutti i viaggiatori necessitano di questi servizi e quindi sarebbe giusto farli pagare solo a chi ne fruisce. 

Noi crediamo che le contestazioni contro il provvedimento addotte dai vettori low cost siano giuste di base. 

MA SI PONE UN PROBLEMA che la sanzione spagnola solleva e per il quale occorrerà fare chiarezza.

Poche settimane fa il nostro Antitrust ha raggiunto un accordo con Ryanair sulla mancata chiarezza di una delle condizioni del suo servizio di check in: la compagnia aerea dovrà rimborsare per oltre un milione e mezzo i consumatori che hanno sostenuto costi extra per averlo fatto in aeroporto invece che online .
Quindi, mentre il ministero spagnolo contesta i costi aggiuntivi in sé e la scorporazione degli stessi dal biglietto base, siamo sicuri che, in un mercato dove tutte le compagnie che non sono low cost fanno altrimenti, i consumatori siano consapevoli perché correttamente e ben informati di questa differenza?

Secondo l’Antitrust italiana - e con Ryanair d’accordo visto che ha accettato di rimborsare - non è stato così per il check in. E per le altre questioni sollevate dalla Spagna?

Noi crediamo che il problema esiste e che sarebbe opportuno se ne occupasse sempre l’Antitrust, a cui abbiamo posto il quesito.


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