testata ADUC
Paralimpiadi: cambiare il modo in cui guardiamo alla disabilità
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Redazione
29 agosto 2024 11:35
 
Trasporti, scolarizzazione, discriminazione nelle assunzioni, capacità di accoglienza insufficiente nelle strutture medico-sociali... I problemi quotidiani incontrati dalle persone con disabilità sono innumerevoli. I Giochi devono contribuire alla consapevolezza che queste difficoltà devono essere corrette rapidamente.

Quando inizia una parentesi incantata, l’inclinazione naturale è quella di volerla far durare il più a lungo possibile. I francesi avranno l’opportunità di prolungare fino all’8 settembre quella dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 (OG), che hanno suscitato fervore ed entusiasmo contagiosi, con i XVII Giochi  Paralimpici. Senza riprodurre l'effetto mozzafiato della cerimonia di apertura del 26 luglio sulla Senna, quella organizzata mercoledì 28 agosto tra l'Arco di Trionfo e Place de la Concorde costituisce un ideale trampolino di lancio per quello che si preannuncia come l'evento sportivo per disabili più spettacolare mai organizzato.

I Giochi Olimpici di Parigi 2024, acclamati in tutto il mondo per la loro audacia e organizzazione esemplare, offrono un’opportunità unica per sfruttare questo entusiasmo per promuovere la considerazione della disabilità nella società. Questi Giochi Paralimpici devono essere visti come una naturale estensione dei Giochi Olimpici. Se cambiano gli attori, l'ambientazione rimane la stessa, con gare organizzate nel cuore stesso della città, ai piedi di monumenti emblematici. Questa magica ambientazione ha tutte le carte in regola per mantenere viva la fiamma accesa poco più di un mese fa.
I 2 milioni di biglietti venduti finora, la stragrande maggioranza a spettatori francesi, così come la copertura audiovisiva del servizio pubblico tre volte maggiore rispetto ai Giochi di Tokyo, contribuiranno probabilmente a cambiare il modo in cui vediamo la disabilità in Francia. In questi dieci giorni non si tratterà solo di record, medaglie ed imprese sportive, ma anche e soprattutto di favorire una maggiore considerazione delle esigenze di questa parte della popolazione troppo spesso dimenticata.

In questo ambito la Francia purtroppo è rimasta indietro. Nel 2021 un rapporto delle Nazioni Unite ha evidenziato l’inadeguatezza degli sforzi compiuti dal nostro Paese in termini di accessibilità. I progetti legati all'organizzazione dei Giochi Olimpici hanno cominciato a migliorare con nuove linee di trasporto, il potenziamento di decine di stazioni, nonché sviluppi urbani adeguati alle disabilità. Nonostante tutto, la sfida per la rete dell'Ile-de-France resta immensa, con alcuni tratti progettati più di un secolo fa. La proposta della presidente della regione Ile-de-France, Valérie Pécresse, di lanciare un grande piano per rendere la metropolitana di Parigi più inclusiva è lodevole ma particolarmente ambiziosa.

Cultura dell’inclusione insufficiente
Al di là dei trasporti, i problemi quotidiani incontrati dalle persone con disabilità rimangono numerosi: scolarizzazione, discriminazione nelle assunzioni, capacità di accoglienza insufficiente nelle strutture medico-sociali. Le Paralimpiadi devono contribuire alla consapevolezza che queste difficoltà sono anomalie e devono essere rapidamente corrette.
Resta infine il tema dell'accesso alla pratica sportiva dei disabili. Le possibilità di praticare nei club e il numero di infrastrutture specializzate in grado di accogliere le persone con disabilità più gravi rimangono insufficienti. In assenza di una cultura dell’inclusione sufficientemente sviluppata, preconcetti e paure riguardo alla differenza rimangono prevalenti. Questi Giochi possono spostare le linee, anche se bisogna tenere presente che dopo i Giochi di Londra del 2012, la pratica sportiva delle persone con disabilità è aumentata, per poi tornare al livello iniziale. Il loro sostegno non deve essere una parentesi da chiudere una volta finiti i Giochi.

(editoriale del quotidiano le Monde del 29/08/2024)

 
CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile

DONA ORA
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS