Una famiglia milanese ha prenotato una struttura alberghiera a Heraklion (Creta-Grecia) dal 17 al 31 Luglio. Arrivati sul posto, la struttura alberghiera non esiste. Grazie alla gentilezza dei vicini la famiglia è stata rifocillata e poi si sono recati a denunciare alla polizia locale quanto accaduto, denuncia che non è stata presa in considerazione. Sistemati in albergo per la notte scorsa e la prossima, ora sono di ritorno in Italia dove denunceranno la vicenda alla polizia italiana.
“Front Yard Flat near the beach” risulta ancora prenotabile nei prossimi giorni. Chiamando il numero di telefono greco indicato sulla prenotazione, risponde un’agenzia che dice che è da tempo che non hanno più rapporti con questa struttura.
Il problema - GROSSO - è che questa prenotazione era accessibile, e lo è ancora mentre scriviamo, attraverso la piattaforma Booking.com.
Sicuramente la famiglia che ha prenotato è stata “leggera” nel non aver verificato prima di partire, ma la serietà dell'offerta era comunque certificata dall'essere presente su Booking.com.
Ora, dopo le prime indagini di polizia, la famiglia procederà in giudizio per quanto indebitamente speso e per i danni da vacanza rovinata..
Ma, oltre l’amaro, resta un allarme per il fatto che una delle maggiori piattaforme al mondo per questo tipo di prenotazione ha offerto ai propri clienti un servizio senza verifica dello stesso… non solo per la qualità decantata ma anche per la sua esistenza (verifica molto più semplice e “di base” che un operatore turistico dovrebbe fare).
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