testata ADUC
I problemi delle ferrovie. Responsabilità e regime
Scarica e stampa il PDF
3 ottobre 2024 14:02
 

Il caos di ieri per un chiodo che ha bloccato buona parte delle tratte ferroviarie da/per la capitale, con ricaduta sul resto della Penisola, è variamente interpretato. Dopo le dichiarazioni del ministro dei Trasporti - “è colpa di un chiodo, puniremo i responsabili” -, associazioni e partiti di opposizione al governo si sono distinte a chi la diceva più grossa: dai rimborsi anche dei danni  alla inadeguatezza del ministro che fa altre cose rispetto al suo mandato.

Non è che sia lunare chiedere i danni, ma allo stato delle attuali leggi, per farlo è competenza della Giustizia e non di un regolamento ferroviario che, approvato dalle autorità, non lo prevede (magari andrebbe modificato come, per esempio, accade per gli aerei che, al di sopra di un tot ritardo, si prevedono indennizzi da 200 a 600 euro a passeggero).

Il nostro ministro tuttofare, Matteo Salvini, sarebbe certamente meglio che si dedicasse di più al suo ministero che non al suo essere vicepresidente del consiglio dei ministri, dissertando su tutto lo scibile politico,  ma è così e le norme gli consentono di fare tutto quel che fa.

Stiamo zitti e giustifichiamo/assolviamo ferrovie e ministero, facendo finta che non siano frequenti i disservizi ferroviari?
Non assolviamo, prendiamo atto, e cerchiamo i problemi e le soluzioni.

Per il ministero, indipendentemente da Salvini che, allo stato dei fatti, non lo si può ritenere responsabile di un chiodo messo male, forse è il caso che, soprattutto in questo ambito fondamentale per l’economia, non ci fosse un responsabile esecutivo a cui, nel contempo, siano affidati tanti altri mandati. Non solo, ma che la scelta ministeriale ricadesse dopo un vaglio di competenze non solo politiche (che il capo del governo in carica ritiene che Salvini abbia), ma anche tecniche che, visti i fatti e la loro reiterazione, l’attuale ministro non sembra avere.

Poi c’è il problema più grande che - ministro specifico e governo in carica - non hanno nessuna intenzione di affrontare: il praticamente duopolio su alcuni percorsi, monopolio su altri, di Trenitalia società di Stato, insieme al monopolio sempre di Stato sulla rete. Situazione di mercato che porta ad una quasi unicità di gestione del servizio e al venir meno di una concorrenza sull’affidamento del servizio che si basi su qualità ed economicità, al contrario dell’attuale rendita di posizione. Siamo consapevoli che stiamo parlando della Luna, perché su questo argomento, oltre al governo anche la quasi totalità dell’opposizione che tuona tanto ad ogni disguido ferroviario, auspica soluzioni che porterebbero ad un peggioramento della situazione, cioè più monopolio.

Anche se al posto del Salvini politico ci fosse un altro con qualche competenza tecnica, probabilmente ci sarebbero maggiori controlli e maggiori tempestività di interventi nei momenti di crisi, staremo sempre girando intorno al problema: un servizio che, invece di essere indirizzato verso l’utenza grazie a concorrenza e mercato, continuerebbe ad essere un contenitore di potere monopolistico… per quanto, anche in questa situazione, nella gestione delle ferrovie ci siano diverse eccellenze…. che evidentemente non bastano.


Qui il video sul canale YouTube di Aduc
 
CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile

DONA ORA
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS