testata ADUC
La semplice (ma non facile) formula per arricchirsi sui mercati finanziari
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Alessandro Pedone
20 dicembre 2022 15:38
 
Da pochi giorni mio figlio ha compiuto 18 anni. Lui rientra perfettamente nella categoria di persone che può estrarre dai mercati finanziari ricchezza nell’ordine dei milioni di euro. Naturalmente non posso in alcun modo sapere se nel corso della sua vita ci riuscirà, perché tantissimo dipenderà da lui. In questo articolo voglio riassumere i concetti fondamentali che gli spiegherò affinché ciò possa accadere. Penso che vi siano informazioni molto utili per tanti tipi di lettori, ma in particolare per quelli più giovani. 

Semplice non significa facile
La prima cosa da capire è la distinzione fra ciò che è facile e ciò che è semplice. Facile è qualcosa che si può realizzare senza grande sforzo, qualcosa alla portata di tutti. 
Ebbene, arricchirsi con i mercati finanziari, chiarissimamente, non è qualcosa di facile, anzi è molto, molto difficile. Al tempo stesso, il fatto che arricchirsi non sia qualcosa alla portata di tutti e che richieda certamente un grande sforzo, non significa anche che non sia semplice, almeno se specifichiamo bene con quale significato utilizziamo questo termine. 
Semplice è spesso utilizzato come sinonimo di facile, ma il suo significato più aderente all’etimologia è l’opposto di complesso. Semplice significa che è composto di un solo elemento e non è più ulteriormente scomponibile. 
In altre parole, ciò che bisogna fare per arricchirsi sui mercati finanziari non è qualcosa di complesso, che richiede studi e conoscenze che si possono apprendere solo con anni di dura applicazione intellettuale. Le cose da fare sono relativamente semplici (nel senso di non complesse), ma sono anche molto difficili da realizzare perché vi sono potenti forze, interiori ed esteriori, che le ostacolano.
Di seguito vedremo quali sono gli ingredienti della formula che consente di arricchirsi, semplicemente, con i mercati finanziari. Comprenderemo anche perché così poche persone riescono a farcela, ma vedremo anche che è molto più accessibile di quello che si pensi. 

Le condizioni di base
Nel corso della vita di una persona i mercati finanziari hanno il potenziale, mediamente, di far avanzare il livello di ricchezza una volta, e difficilmente questo può ripetersi. Mi spiego meglio. Se una persona ha da parte poche centinaia o migliaia di euro, non può sperare di realizzare milioni di euro di guadagni. Nel corso della vita di un investitore i mercati finanziari possono moltiplicare i risparmi per 10, al massimo per 20 se una persona vive in un periodo particolarmente favorevole. E’ quasi impossibile che possa moltiplicare - stabilmente - per 100 volte i risparmi investiti.
Il primo gradino nella scala della ricchezza si può fare solo con i risparmi. La materia prima per operare con i mercati finanziari è il denaro. Molte persone, purtroppo, vengono da una condizione socio-economica per la quale è semplicemente impossibile accedere ai mercati finanziari. Queste persone dovranno lavorare con il capitale più prezioso che ciascuno di noi ha, vale a dire le abilità lavorative e professionali, per accumulare risparmi attraverso l’economia reale. Solo successivamente si può almeno sperare di moltiplicare quanto accumulato attraverso i mercati finanziari. Come già scritto, è molto difficile che questo avvenga, ma senza la capacità di generare risparmi non è solo difficile: è semplicemente impossibile.

Il primo ingrediente: il tempo
La prima grande ragione per la quale quasi nessuno riesce ad arricchirsi veramente con i mercati finanziari è che quasi nessuno ha la capacità di aspettare il tempo necessario. 
E’ possibile, con semplici operazioni, moltiplicare almeno per un “ordine di grandezza” (cioè aggiungere uno zero) i propri risparmi, ma questo richiede un periodo di tempo lungo, molto lungo. Quanto? Dai venti anni in sù. Quasi nessuno ha la capacità mentale di fare progetti a venti anni, ma - paradossalmente - quasi tutti hanno una porzione dei propri risparmi che rimane investita per oltre venti anni. 
Mio figlio, ad esempio, che ha solo 18 anni, a 38 anni si troverà nel pieno della sua vita e ragionevolmente avrà una famiglia e dei figli. Avrà ancora una vita davanti a sé. Come è noto, il denaro non rende le persone più felici, ma può offrire uno spazio di libertà che può contribuire se non proprio alla felicità, almeno ad una certa serenità. 
Quante persone a 38 anni possono contare su un conto in banca di un milione di euro generato attraverso le proprie scelte? Probabilmente lo zero virgola zero, zero qualcosa per cento della popolazione. Eppure le cose da fare sono relativamente semplici, quello che manca è solo il secondo e terzo ingrediente. 

Il secondo ingrediente: profilo psicologico
Per moltiplicare i risparmi per 10 o 20 volte è necessario un profilo psicologico molto particolare. In primo luogo, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, la capacità di attendere molto a lungo è estremamente rara. Gli esseri umani sovrastimano enormemente le gratificazioni a breve termine e sottostimano ancora più enormemente i benefici che possono ottenere nel lungo termine. Avere un milione di euro, generati dai mercati finanziari, fra venti anni magari genera nell’immediato tanto interesse e curiosità, ma già terminato di leggere questo articolo tutti (o quasi) i lettori se ne saranno già dimenticati e non faranno niente di concreto per realizzarlo. 
Ma vi sono altri ostacoli importanti di natura psicologica. E’ indispensabile la capacità di assumere comportamenti opposti a quelli della folla. Anche in questo caso la natura umana ci porta spontaneamente a fare l’opposto di quello che è necessario per arricchirci con i mercati finanziari. L’essere umano è un animale sociale la cui sopravvivenza dipende essenzialmente dagli altri. Ci viene spontaneo seguire il comportamento degli altri. 
Il comportamento di base che è necessario adottare per arricchirsi nei mercati finanziari è comprare (tipicamente azioni) quando la paura scorre a fiumi nei mercati finanziari e tenere queste azioni molto a lungo, tipicamente oltre venti anni, possibilmente incrementando le posizioni durante i forti ribassi che inevitabilmente ci saranno. 

Terzo ingrediente: competenze nello scegliere i titoli
Si può anche pensare di comprare semplicemente l’indice azionario mondiale e si avranno comunque eccellenti risultati applicando il primo ed il secondo ingrediente, ma difficilmente si moltiplicherà per 10 volte il proprio risparmio. E’ possibile farlo in un ventennio abbastanza fortunato, ma mediamente non accade. 
Per moltiplicare di almeno 10 volte in venti anni il proprio risparmio è necessario investire in un paniere di aziende che operano nei settori che subiscono profonde trasformazioni tecnologiche. 
Ogni epoca ha vissuto le sue trasformazioni tecnologiche. L’elettrificazione, le ferrovie, la radio, la televisione, internet sono tutti esempi di tecnologie che hanno rappresentato una incredibile opportunità d’investimento e tutte hanno garantito la possibilità di moltiplicare per oltre 10 volte i propri risparmi in uno spazio di 20 anni. 
Questo decennio è molto particolare perché vede la convergenza di diverse nuove tecnologie che sono sul punto di emergere e rivoluzionare i rispettivi settori. 
Quella sicuramente più pronta e sotto gli occhi di tutti è l’elettrificazione del trasporto su gomma. 
Una seconda tecnologia, in parte collegata alla prima, è quella delle batterie elettriche le quali, collegate alle fonti di energia rinnovabili, rivoluzioneranno completamente il mercato della produzione e distribuzione di energia. 
Una terza tecnologia, anch’essa in parte collegata con la prima, che rivoluzionerà moltissimi settori è l’intelligenza artificiale. La prima applicazione di massa dell’intelligenza artificiale che sconvolgerà le nostre vite sarà la guida autonoma che molto probabilmente si diffonderà in tutto il mondo prima della fine del decennio. 
Ma le applicazioni dell’intelligenza artificiale sono trasversali ed ancora più rivoluzionarie della combinazione di internet e dei telefoni. I chatbot conversazionali sono un esempio eccezionale di questa tecnologia. Invito chi non l’avesse ancora fatto a provare Chat-GPT3 per rendersi conto delle potenzialità di questi strumenti. La cosa impressionante dell’intelligenza artificiale è il ritmo con il quale diminuisce il costo di apprendimento delle reti ed al contempo aumentano i progressi nella tecnologia. Fino ad oggi non c’è mai stato qualcosa che abbia un simile impatto nell’economia e che cresca a questi ritmi. 
Esistono altre due rivoluzioni importantissime che adesso sono in una fase piuttosto embrionale, ma che hanno già superato quel livello oltre il quale si può dire che certamente si svilupperanno pur non sapendo in quanto tempo. La prima delle due è la rivoluzione nel campo della produzione del cibo attraverso la fermentazione di precisione. Il primo mercato ad essere travolto da questa tecnologia sarà quello del latte. Entro la fine del decennio vedremo comunemente nei supermercati latte (e tutti i suoi infiniti derivati) in tutto e per tutto simile a quello prodotto dalle mucche, ma realizzato con un procedimento in parte simile a quello con il quale si realizza la birra. Proprio in questo momento è in costruzione in Europa, precisamente in Danimarca, l’impianto più grande del mondo di produzione di questo tipo di latte a Kalundborg da parte di una start-up israeliana di nome Remilk. Solo quella fabbrica produrrà il latte che produrrebbero 50.000 mucche!

Nello spazio di due o tre anni, il costo di questo latte sarà simile o inferiore a quello del latte di mucca. Raggiunto quel livello, nello spazio di altri 5 anni il prezzo sarà una frazione minima del latte di origine animale (parliamo di molto meno della metà) e lo troveremo praticamente in tutti gli alimenti industriali che oggi utilizzano i derivati del latte animale.  
L’ultima tecnologia, quella che ha bisogno di molto più tempo per raggiungere applicazioni commerciali, è l’informatica quantistica. Ci sono ottime ragioni per ritenere che riusciremo a produrre computer quantistici, siamo sulla buona strada, ma ancora abbiamo numerosi problemi tecnologici da risolvere. Ho scritto un altro articolo sul tema che invito a leggere per approfondire. 
 
Le competenze per scegliere e seguire nel tempo aziende che lavorano in questi settori non sono così difficili da costruire come si può pensare. Certamente è necessario dedicare un po’ di tempo e familiarizzare con una serie di concetti tipici della valutazione aziendale. In passato ho scritto un paio di articoli su questo tema che possono rappresentare un punto di inizio:  “Investimenti finanziari e diversificazione: singoli titoli azionari” e “L’uso di singole azioni in portafogli ben diversificati”.
In questa fase dei mercati azionari, fase che potrebbe durare ancora per alcuni mesi/trimestri, le azioni di aziende che investono in questi settori sono tornate a prezzi ragionevoli (alcuni estremamente interessanti) dopo aver passato un periodo di euforia irrazionale nel 2020/2021. Proprio in quel periodo scrissi un articolo su come prepararsi al momento in cui i mercati avrebbero provato quella che il grande esperto di valutazioni aziendali, Aswath Damodaran, chiama:  “La grande delusione dei mercati”. Mentre viviamo i crolli dei mercati non è mai possibile dire se il minimo è passato o dovrà passare. Quello però che possiamo riconoscere è che siamo certamente attraversando la fase negativa e possiamo ragionevolmente inferire che dopo questa fase, le aziende che sopravvivranno, torneranno ad essere considerate uno dei posti più interessanti nei quali investire. 

Conclusione
La parte più difficile per arricchirsi con i mercati finanziari non è scegliere cosa e quando comprare. Certamente questo è un aspetto indispensabile, ma abbastanza facile da realizzare. La parte veramente difficile sono i primi due “ingredienti” della “formula” che può far moltiplicare di dieci volte o più i propri risparmi nello spazio di un ventennio. 
Mi auguro che almeno l’1% dei lettori possa trarre da questo articolo lo spunto per provarci in modo serio e consapevole.
 
 
CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile

DONA ORA
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS