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Tassa extraprofitti. Confronto e politica surreali
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25 settembre 2024 13:06
 

Extraprofitti sì, extraprofitti no. Ritornato in auge il confronto tra pro e contro in vista della cosiddetta manovra 2025. Se fosse solo un sì o no tra governo e opposizione, la vicenda finirebbe lì: perde l’opposizione. Ma il problema è che nel governo c’è il partito Forza Italia che dice no perché - dicono sempre loro - sono liberali, e i liberali queste cose non le fanno. Ma siccome questo partito non ha intenzione di far entrare in crisi la maggioranza di governo, cerca una soluzione intermedia. C’è quella del contributo volontario, ma visti i trascorsi, non dovrebbe funzionare; poi c’è quella una tantum; poi c’è il modello “aver compagni al duol scema la pena”: far pagare anche assicuratori e compagnie energetiche; tra le più accreditate al momento c’è il “prelievo solidale” dell’1-2% sugli utili degli ultimi 12-24 mesi. Vedremo come andrà a finire.

A noi contribuenti è chiara solo una cosa: il surreale. 
Dovuto al fatto che la nostra è un’economia che non c’è e “tira a campa’”, quasi sempre per far piacere a tizio o caio, misurati rispetto al consenso che danno a chi ha il potere. Qui di mezzo ci sono le banche… quindi il discorso del “potere” si fa serio: niente sgarbi, ma i soldi gli servono e poi, gli altri due partiti big della coalizione (Lega e Fdi) non sono mica contrari a cose del genere, altrimenti come farebbero a governare senza far pesare il proprio potere di vita e di morte. Loro dicono che questo sia un metodo liberale, ma… insomma… cultura della destra e sinistra italiana e cattolica… il denaro è pur sempre sporco, soprattutto quello degli altri…. se poi questi altri sono banche… l’ira di Dio! Questo nella facciata.

La nostra considerazione di “surreale” è anche solo l’idea che, siccome qualcuno in un mercato ha guadagnato lecitamente grazie ad alcune possibilità che il mercato ha offerto in un determinato periodo… si possa pensare che il potere istituzionale dica loro che hanno guadagnato troppo, e che il surplus debba essere restituito. Punto. Per noi la discussione finirebbe con questa presa d’atto. 

Ovviamente noi non contiamo nulla, incluse le basi del nostro pensiero e - ci era stato detto che erano tali - le basi del nostro contratto istituzionale, economico e civile... quello senza il quale la concorrenza non ci sarebbe, tutto costerebbe di più, e qualità e scelta di questo tutto farebbe schifo.

Quindi, siccome un papocchio verrà trovato, lanciamo un’allerta: se qualcuno è bravo e/o fortunato con la propria attività lecita… occhio che c’è lo Stato dietro l’angolo che ti potrebbe dire che hai guadagnato troppo e, in nome della sua socialità, ti potrebbe obbligare a dare i soldi indietro non da dove li hai guadagnati, ma a lui Stato, padre e padrone di tutti noi italiani.

Poi dice che qualcuno occulta guadagni e cose del genere…. ma questo è un altro discorso….


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