Bankitalia ha fatto sapere che ad aprile, i tassi d'interesse per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Taeg) sono stati al 4,09% rispetto al 4,21 del mese precedente.
Questo vuol dire che le banche che prestavano soldi hanno visto un calo della domanda e, per stimolarla, si sono sforzate abbassando dello 0,11% il costo del denaro.
E’ la logica del mercato che, complice ad aprile e i mesi precedenti i tassi fissati dalla Banca Centrale Europea al 4,5% per favorire il calo dell’inflazione, hanno stimolato i risparmiatori a tenere i soldi fermi piuttosto che movimentarli in questi mercati.
Ora con i tassi d’interesse fissati dalla Bce a 4,25%, quando verranno rese note le conseguenze applicate dalla banche nei mesi successivi a questo calo, è probabile che apprenderemo un’altra logica di mercato, la speculazione: o le percentuali di aprile non si muoveranno dal 4,09 oppure cresceranno.
Ma come, a Francoforte i tassi calano e le banche rimangono ferme o aumentano?
Visto che a seguito del calo Bce i consumatori terranno meno fermi i propri risparmi e la domanda dei mutui dovrebbe crescere, le banche ne approfitteranno… tanto, visivamente sono sempre con percentuali (4,09) al di sotto di quelle ufficiali (4,25).
E poi, non sarebbe sano far crescere il costo dei propri prodotti (il denaro) quando la domanda di questi ultimi è in crescita.
Tutte logiche - è bene ricordarlo - di istituti di credito che hanno come scopo il profitto, ed è giusto che sia così.
Per i risparmiatori, fatto tesoro di questa logica, non resta che informarsi bene prima di decidere a chi pagare gli eventuali prestiti.
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