La notizia di un taxista che a Malpensa ha preso a bastonate un “collega” Ncc… ufficialmente perché gli aveva fatto un gestaccio per un sorpasso, pur tra le vicende di ben altro calibro per la nostra vita in questi giorni, ci ha colpito. E ci ha colpito perché, pur sanguinante, il nostro gestore del “Noleggio con conducente”, con intorno amici taxisti del suo aggressore che negavano l'aggressione e nonostante polizia e ambulanza giunte sul posto, ha deciso di stringere la mano al suo aggressore dicendo: “Sono stato tassista per 24 anni, prima di diventare Ncc nel 2017. Per questo, ho deciso di non querelarlo: siamo in strada per lavorare, c’è spazio per tutti". “Tutti” quelli delle corporazioni, crediamo abbia voluto dire il bastonato. Ché ci è noto che davanti ad altri “tutti” che magari riescano a creare, con la liberalizzazione, un’offerta decente che allo stato non è mai tale e che si evince dalle ingloriose file di ore per usufruire del loro servizio… questo “tutti” non vale. 

“I panni sporchi si lavano in casa”, sarà la filosofia del nostro bastonato. Ed è meglio ribadirlo, anche dopo che la Corte Costituzionale ha fatto “loro” notare che le licenze, per il bene di consumatori e dell’economia del Paese, non si possono negare. La corporazione (pur allargata, taxi e ncc) è bene che stringa i ranghi e non si faccia percepire divisa.

Un episodio, che speriamo non si ripeta sì da non sprecare soldi pubblici con l’inutile coinvolgimento di polizia e ambulanze, che è la fotografia del nostro Paese, a regime  di governo attuale e precedenti ché tutti sono proni a queste corporazioni. Una fotografia del nostro non-futuro.


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