E’ una notizia. Da alcuni giorni i treni sono in orario, o con ritardi facilmente assorbibili da utenti e fornitori del servizio. Questo dopo che solo alcuni giorni fa le Ferrovie hanno fatto sapere che sono in corso 1400 cantieri per l’ammodernamento delle linee e, di conseguenza, alcuni percorsi sono stati modificati, talvolta con allungamenti dei tempi di percorrenza (che è cosa diversa dai ritardi, che sono tali rispetto ad orario programmato e non rispettato).
Tutto parte da una dichiarazione del ministro dei Trasporti che, ieri, ha ringraziato i lavoratori ferroviari perché i treni erano in orario al 90%.
Noi di Aduc abbiamo rilevato la corrispondenza della puntualità, avendo come riferimento gli arrivi e partenze di città come Napoli, Bari, Roma, Firenze, Bologna, Milano, Torino, Genova, Verona usando il web di Rfi.
E ci siamo impegnati nel monitoraggio.
Ai primi controlli di stamane 14 agosto, la situazione è simile a quella di ieri e, salvo incidenti che possano più o meno imprevedibilmente modificare lo status, non abbiamo modo di valutare altrimenti.
Il monitoraggio di Aduc non si limita al servizio ferroviario, ma anche all’informazione.
Che continua ad essere tragica.
I media, anche del servizio di Stato, continuano a parlare di criticità, anche a fronte di interviste ai responsabili dei lavori che spiegano nei particolari le scelte degli stessi e le relative conseguenze previste e comunicate, anche con cambi dei tempi di percorrenza previsti.
I politici, soprattutto di opposizione al governo, continuano a modulare i propri interventi preconcetti nei confronti di tutto ciò che dice il ministro…. ma i tabelloni di partenze e arrivi dicono il contrario.
Questo dopo che ieri, oltre ai politici di opposizione al governo, si erano impegnati anche quelli di governo, vantandosi di una capacità odierna rispetto al passato in cui - come dicono loro - governava la sinistra… peccato che negli ultimi trenta anni al governo, anche ripetutamente, ci sono stati ministri essenzialmente di partiti che oggi continuano a governare, in particolare del partito dell’attuale ministro dei Trasporti.
Insomma, per sapere se preoccuparci e come nell’intraprendere un viaggio in treno, è meglio NON ASCOLTARE nessun politico, ma solo informarsi sugli orari, essenzialmente online, delle Ferrovie.
Il monitoraggio di Aduc continua e sempre per treni e politici.
CHI PAGA ADUC l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile DONA ORA