
Ci potremmo essere. Con un investimento di circa 700 milioni di euro destinati alla medicina rigenerativa, il governo giapponese ha da tempo, puntato su questo settore di ricerca e ha accelerato le procedure di approvazione delle relative terapie.
Il Giappone ha promosso la ricerca sulle terapie con cellule staminali totipotenti indotte (IPS), una tecnologia che può rivoluzionare il mondo delle cure per malattie oggi ritenute incurabili.
Il professor Shin'ya Yamanaka, dell'Università di Tokyo, ha scoperto che le cellule IPS, possono essere riprogrammate in uno stato simile a quelle embrionali, permettendo loro di trasformarsi in qualsiasi tipo di tessuto del corpo umano. Sono state, quindi, studiate per il trattamento di diverse malattie consentendo la riparazione di tessuti danneggiati della retina (per la cecità), del cuore (per le malattie cardiache) e del sistema nervoso (per le malattie degenerative).
A differenza delle cellule staminali embrionali, le IPS non richiedono la distruzione di embrioni, evitando così problematiche etiche. Possono, inoltre, derivare direttamente dal paziente diminuendo il rigetto autoimmunitario ed eliminando la prescrizione di farmaci immunosoppressori.
Studi clinici hanno dimostrato che, dopo il trapianto di cellule IPS, sono stati riscontrati miglioramenti nei sintomi di pazienti affetti dal morbo di Parkinson, da lesioni al midollo spinale, da degenerazione maculare, da atrofia muscolare spinale, da sclerosi laterale amiotrofica, da Alzheimer e Huntington (malattia neurodegenerativa).
Come funzionano questi tipi di intervento?
I ricercatori hanno trasformato le cellule IPS in "strisce di retina", poi impiantate nell'occhio, "fogli di muscolo cardiaco", inseriti nel cuore e "aggregati di neuroni", da includere nel tessuto nervoso per ripristinare le funzioni cerebrali compromesse.
La rigenerazione cerebrale è, allo stesso tempo, un campo promettente ma complesso. Il professor Jun Takahashi, dell'Università di Tokyo, ha condotto studi clinici durante i quali milioni di cellule IPS, indotte a comportarsi come progenitori neurali, sono stati iniettati nel cervello dei pazienti affetti dal morbo di Parkinson. I risultati hanno mostrato miglioramenti significativi nei sintomi (come la riduzione del tremore) e una maggiore indipendenza. Stessi risultati per le lesioni spinali con recupero della mobilità. La rigenerazione del tessuto nervoso presenta sfide significative dovute alla complessità anatomica e alla limitata capacità rigenerativa dei neuroni. La ricerca continua a esplorare soluzioni innovative con l'uso di biomateriali e tecniche di ingegneria tessutale per facilitare la crescita e la connessione degli assoni, fibre nervose che si estendono dai neuroni e conducono gli stimoli ad altre cellule nervose, ai muscoli e alle ghiandole.
Tali ricerche sono state pubblicata sulle riviste scientifiche "Cell", "Lancet" e riprese da "Nature".
Restano comunque i problemi legati ai costi elevati, alla necessità di studi clinici su larga scala e alle preoccupazioni sulla sicurezza a lungo termine.
Se il Giappone - che vede concentrate nei suoi istituti un terzo delle ricerche mondiali sulle cellule IPS - riuscirà a superare questi ostacoli potrebbe diventare il primo paese al mondo ad approvare terapie basate sulle cellule totipotenti in grado cambiare la vita delle persone, di quanti le curano e dell'intero sistema di assistenza sociale.
(Articolo pubblicato sul quotidiano LaRagione del 29 Aprile 2025)
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