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ACCORDO LAVANDERIE/CONSUMATORI
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Comunicato 
22 luglio 1998 0:00
 


COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

ACCORDO LAVANDERIE/CONSUMATORI
IL POPOLO DEI NORMATI SI RIBELLI
L'ADUC DENUNCIA GLI INUTILI ACCORDI, CHE NON CAMBIANO NULLA E SERVONO SOLO A DARE MEDAGLIETTE DI BONTA' A CHI LI FA. UN ESEMPIO DA NON SEGUIRE E DENUNCIARE COME PERICOLOSO PER I DIRITTI DEI CONSUMATORI.

Firenze, 22 Luglio 1998. La Satla-Cna di Reggio Emilia ha siglato una convenzione con due associazioni di consumatori (Adiconsum/Cisl e Federconsumatori/Cgil) per "istituire regole certe nel rapporto con i clienti in caso di danno o smarrimento dei capi, ricorrendo a procedure di conciliazione extragiudiziarie affidate ad un'apposita commissione provinciale". Le lavanderie di questo sindacato, potranno indicare con una vetrofania sulla vetrina, la loro adesione alla convenzione.
"Il popolo dei normati si ribelli! E' questo l'appello che facciamo a tutti i consumatori, che, anche grazie a questo accordo, continuano ad essere trattati come incapaci." A parlare cosi' e' il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito, che continua: "Dopo l'approvazione della legge quadro nazionale sui consumatori -che ha stabilito il diritto delle associazioni ad essere tali in giudizio, ma non il diritto del consumatore ad essere se' stesso ovunque- questo accordo di Reggio Emilia e' un ulteriore campanello d'allarme. Sia le associazioni di categoria che quelle di consumatori di questa citta', riconoscono la deficienza della legge in materia, che non obbliga ad indicare nelle etichette le norme per la manutenzione dei capi d'abbigliamento, ma, invece di impiantare una iniziativa perche' questa legge venga approvata, cosa fanno? La convenzione fra loro! Che, a nostro avviso, e' completamente inutile, perche' non da' alcuna garanzia al consumatore, ma continua solo a considerarlo merce di scambio per le fortune economiche e politiche del sindacato delle lavanderie e di queste due associazioni di consumatori. Infatti queste associazioni hanno solo venduto il loro marchio ad un fornitore di servizi, che se ne fregera' per dimostrare la sua affidabilita'. E le lavanderie che non aderiscono a quel sindacato perche' non ne condividono la politica, cosa sono per queste due associazioni di consumatori? Distruttrici di capi d'abbigliamento?
Un esempio da non seguire, questo di Reggio Emilia. Che combatteremo ad ogni livello, in nome della maturita' e del diritto del consumatore ad essere anche rispettato in quanto tale, e a non essere trattato come un paziente/cliente che necessita sempre di assistenza, e che per far valere i suoi diritti deve essere obbligato ad avere un tramite che gli dice
 
 
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