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ADDIZIONALE IRPEF COMUNALE
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Comunicato 
10 settembre 1998 0:00
 

E' SEMPRE MEGLIO NON FIDARSI E PREPARARSI A TUTTO
L'ADUC DENUNCIA IL CHIACCHERICCIO DI AMMINISTRATORI CHE FANNO FINTA DI ESSERE DALLA PARTE DEL CITTADINO, PERCHE' IN TUTTE LE OCCASIONI SI COMPORTANO DA VAMPIRI. COSA NON SAREBBE, ALTRIMENTI, LA MULTA SULLA MULTA DEL CONDONO EDILIZIO?

Firenze, 10 Settembre 1998. Fervono le dichiarazioni e prese di posizione dopo che il ministro delle Finanze ha fatto sapere che l'addizionale Irpef dello 0,5% per i Comuni la devono pagare in piu' i contribuenti. Tutte le cronache locali e nazionali sono piene di assicurazioni dell'assessore Tizio e del Sindaco Caio, del tono "stiamo lavorando per voi". L'Anci di Enzo Bianco ha inviato anche una memoria al ministro per chiedere che questo 0,5% sia solo uno storno di quanto gia' viene incassato.
"No, proprio non ci fidiamo". Cosi' interviene Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell'Aduc, che continua: "Chiediamo una sola ragione per cui dovremmo fidarci dell'attivismo degli amministratori comunali in materia, ma non la troviamo. Il vampirismo di questo caos che qualche azzardoso chiama "federalismo fiscale", e' caratteristica dominante, e non c'e' alcun elemento che ci faccia sperare il contrario. Altrimenti, perche' Comuni come quello di Firenze, nonostante i forti dubbi da piu' parti sollevati, si sarebbero buttati nell'avventura della riscossione della multa per danni ambientali su quei cittadini che, proprio sulla materia, avevano gia' avuto il condono edilizio? E il ministero delle Finanze -che si difende dicendo che sono proprio i Comuni che hanno chiesto quest'addizionale- non e' da meno: perche' fidarsi di chi, in agosto, con lettera semplice (che non si sa quando arriva, e che puo' anche non arrivare) chiede ai contribuenti del modello 730 di inviare documenti che il Fisco gia' possiede, e minaccia di iscrivere a ruolo la pratica se non rispettano venti giorni di tempo per ottemperarvi?
No, proprio non ci fidiamo, e per questo ci stiamo attrezzando. La fiducia dei contribuenti verso il Fisco e' sotto lo zero, ed ogni contribuente che ha cercato di mettersi in regola, o che in regola ha creduto di esserlo sempre, sta maledendo il momento in cui ha dato fiducia ad amministratori e governanti.
L'Aduc si attrezza, pero', non come un patronato o un sindacato (che forniscono, il primo, assistenza per il galleggiamento nella burocrazia, il secondo, rivendicazione di parte) ma per ricorsi e proposte che dalla denuncia dello specifico divengano punti di costruzione per Diritto e Norme non vessatorie, credibili e comprensibili.
Questo Fisco e questi amministratori trattano i contribuenti come sudditi e non come utenti, e non si rendono piu' conto degli enormi danni che stanno facendo, distruggendo quel rapporto di fiducia senza il quale la voglia di legalita' viene completamente
 
 
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