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ALLUVIONI FIORENTINE
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Comunicato 
19 ottobre 1998 0:00
 

AMMINISTRATORI INCAPACI: L'ADUC CHIEDE L'INTERVENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE, E LA RIMUOZIONE DEI RESPONSABILI PER SOSTITUIRLI CON UN COMMISSARIO STRAORDINARIO.
INTERESSATE LA PREFETTURA E IL MINISTERO DEGLI INTERNI.

Firenze, 19 ottobre 1998. Un temporale sopra le medie stagionali -di stagioni che non sono piu' tali e chi dovrebbe proteggerci fa finta di non rendersene conto- e una citta' va in tilt.
Interviene il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Quando eventi del genere si verificano una volta (cosi' com'e' stato con l'alluvione del '66, che era comunque prevedibile), siamo tutti preoccupati e ci stringiamo intorno all'autorita' per darle una mano. Ma quando diventa la prassi -e l'episodio di ieri, che a portato lo scempio di una citta' su ttue le cronache d'Italia, e' solo uno dei tanti e continui-, oltre che stufi, danneggiati economicamente e civicamente, siamo anche molto arrabbiati.
E' gia' cominciato il balletto degli scaricabarile, con tanto di dichiarazioni d'occasione, dei responsabili del Comune di Firenze, Sindaco in testa, insieme a quell'azienda a cui hanno demandato la nostra sicurezza, che si chiama Quadrifoglio, quasi a significare che per la sua attivita' si affida alla fortuna piuttosto che alla professionalita', e che a questo punto farebbe bene a cambiare nome e immagine, sostituendo il tutto con un cornetto rosso.
Ma questa volta non siamo disposti a sentire ragioni: sono incapaci e se ne devono andare. Nella citta' di Firenze e in tutta l'area metropolitana c'e' bisogno della Protezione Civile, non solo per porre rimedio ai danni e aiutare le autorita' alla prevenzione, ma anche nel Governo. Occorre un commissario straordinario, perche' la situazione e' straordinaria, e coloro che i cittadini avevano scelto per l'amministrazione non sono assolutamente capaci. Le possibilita' che ci scappi piu' di un morto sono altissime, e le lacrime che verranno versate dopo il fattaccio sappiamo gia' che saranno di coccodrillo, e comunque non ci interessano.
Per queste ragioni abbiamo gia' interessato la Prefettura e il ministero degli Interni, inviando questa nostra richiesta, perche' prendano provvedimenti al piu' presto: il clima non e' piu' quello per cui sono state concepite le attuali difese urbane, stante la situazione e' alle porte un altro 4 novembre 1966, e prevenirlo e' un obbligo civico piu' che una preoccupazione.
 
 
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