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BENZINA E BUFALE
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Comunicato 
16 settembre 1997 0:00
 

PREZZO DELLA BENZINA. I PETROLIERI CONTINUANO A PRENDERE IN GIRO I CONSUMATORI. CON IL DOLLARO CHE CALA VERTIGIONOSAMENTE, I PREZZI RIMANGONO INVARIATI, E L'UNIONE PETROLIFERA, PER GIUSTIFICARE I SUOI ASSOCIATI, SI ARRAMPICA SUGLI SPECCHI PER SPIEGARCI IL PERCHE'. Firenze, 16 Settembre 1997. Il dollaro Usa scende molto al di sotto dei valori dello scorso agosto, quando per variazioni anche minime il prezzo della benzina saliva immediatamente, ma i prezzi dei carburanti rimangono fermi. Una nota dell'Unione Petrolifera Italiana fa sapere che non puo' essere altrimenti: lo scorso agosto i prezzi non sono cresciuti come nel resto d'Europa, perche' i petrolieri avevano accolto l'invito del Governo a non alzare troppo i costi al consumo.
L'ennesima bufala del vero e proprio sindacato dei petrolieri. Cosi' interviene il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito. La situazione e' invece un'altra. Il prezzo della benzina italiana era gia' tra i piu' alti in Europa, ed e' per questo che ad agosto non e' aumentato piu' di tanto. L'invito del Governo i petrolieri lo hanno raccolto, e lo hanno raccolto proprio nel suo spirito: non aumentate i prezzi ora, ma fatelo a Ferragosto, quando tutti sono un po' piu' distratti. E ce l'hanno cantata con la storia del dollaro, mentre i loro bilanci sono sempre piu' positivi e gli investimenti per la ristrutturazione del sistema di vendita, invece che aumentare rispetto agli anni passati, sono in calo.
"La colpa e' del Governo che non ci consente di licenziare i lavoratori in esubero" -dicono i petrolieri. Ma c'e' un particolare non secondario: il Governo con il ministero del Tesoro controlla il 51% dell'Agip petroli, che, come le altre compagnie petrolifere che operano in Italia, guadagna molto da questa situazione di non-mercato. Non solo, il Governo non incentivando alcuna politica di ristrutturazione che preveda anche solo una mobilita' dei lavoratori, si garantisce una pax sindacale notevole. Che interesse avrebbe quindi il Governo a modificare la situazione attuale? Da una parte guadagna soldi e li fa guadagnare ai suoi finti-concorrenti, dall'altra non litiga con i sindacati, che in questo modo gli garantiscono occhi bendati su tante altre cose.
Ma c'e' qualcosa che manca. Chi paga? Il consumatore. L'anello finale che non ha alcun potere e rappresentanza. Un consumatore che di fatto deve acquistare in un mercato monopolizzato e che non ha scelte. E' tutto qui il problema: per Governo, sindacato dei petrolieri e petrolieri stessi, il consumatore e' solo quello che paga le loro scelte, non un individuo che possa scegliere e che, con le sue scelte, determinare il mercato.


 
 
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