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BLACK-OUT 28 SETTEMBRE 2003. PRIMA UDIENZA DELLA CAUSA INTENTATA DALL'ADUC
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Comunicato 
17 gennaio 2005 0:00
 

Firenze, 17 Gennaio 2004. Si e' tenuta stamane, presso il giudice di pace di Firenze, dr. Aldo Plastina, la causa intentata dal presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito, contro l'Enel in merito al black-out del 28 settembre 2003, che tenne al buio tutta la Penisola per diverse ore. Causa pilota che dovrebbe fare da apripista per chi ha gia' avviato un procedimento, tra le oltre 700 mila persone che, seguendo le indicazioni del'Aduc inviarono a suo tempo richiesta di rimborso forfetario ai loro gestori energetici. Oltre che stimolare l'intervento dell'Autorita' per un provvedimento piu' ampio.
Una vicenda che non ha mai visto una conclusione in cui le responsabilita' siano state acclarate e riconosciute tali, ma che nell'impostazione data dall'avvocato dell'Aduc, Anna Maria Fasulo, tende a farsi riconoscere un rimborso forfetario di euro 25,82 per il disservizio che il consumatore ha avuto dal gestore. Questa richiesta fa leva su:
- la relazione dell'Autorita' per l'Energia che ha riconosciuto carente tutto il sistema gestionale energetico italiano, in condizioni tali che un evento come quello del 28 settembre 2003 c'era da aspettarselo;
- la relazione della speciale commissione istituita dal ministero delle Attivita' Produttive che, tenuta segreta per diversi mesi per esplicita volonta' del ministro Marzano, solo grazie ad uno scoop dell'agenzia stampa AdnKronos del 3 luglio 2004, si e' venuto a sapere che le responsabilita' erano dei gestori finali, Enel in testa, cioe' proprio coloro che hanno il rapporto diretto con gli utenti finali.
L'Enel si e' presentata con due avvocati e, avendo depositato la propria memoria solo due giorni fa, il giudice, in accordo con le parti, per potersi leggere il tutto e meglio far argomentare, ha dato termine entro il 15 aprile per ulteriori contro-memorie ed ha fissato l'udienza per il prossimo 9 maggio. La comparsa di costituzione dell'Enel, comunque, e' basata sull'assenza di propria responsabilita', essendo il gestore solo rivenditore di prodotti altrui (GRTN) e trattandosi, nel caso specifico, di un evento eccezionale; e, quel che piu' colpisce, asserendo che la commissione ministeriale direbbe che i gestori energetici non c'entrano nulla.. il contrario di quello che invece questa commissione avrebbe detto, non solo secondo l'Aduc.
Quindi tra letture diverse dei documenti, giudici che si devono leggere montagne di carte, avvocati che devono essere bravi nel sintetizzare, questa importante causa va avanti per cercare di dare un nome e cognome ai responsabili che -per incapacita' e approssimazione, a nostro avviso- lasciarono l'Italia al buio anche per piu' di 24 ore.
La giustizia e' lenta e non pochi fanno affidamento su questo perche' si possa dimenticare cosa successe quel 28 settembre di due anni fa, ma crediamo che ci siano non pochi italiani che ne stiano pagando ancora le conseguenze economiche, per cui il nostro impegno per la giustizia e' piu' che mai tenace e fermo.
 
 
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