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BLACK-OUT DEL 28-9-03. UDIENZA DELLA CAUSA INTENTATA DALL'ADUC. SVENTATO IL TENTATIVO DI RINVIO PRETESTUOSO. VERSO LA CONCLUSIONE
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Comunicato 
29 settembre 2005 0:00
 

Firenze, 29 settembre 2005. Si e' tenuta questa mattina a Firenze l'udienza della causa intentata dall'Aduc all'Enel per il black-out energetico dello scorso 28 settembre 2003, quando tutta l'Italia rimase al buio per svariate ore (anche piu' di 24 in alcuni casi) e su cui il gestore se ne e' sempre lavate le mani sostenendo di non avere alcuna responsabilita' diretta.
La richiesta dell'Aduc, supportata da piu' di 700 mila italiani che hanno messo in mora i vari gestori a suo tempo, e' un rimborso simbolico/forfettario di 25,82 euro, perche' la responsabilita' di chi eroga un servizio e' innegabilmente diretta nel rapporto con l'utente. La normativa in merito non esclude la possibilita' che ogni singolo utente si possa rifare con il proprio gestore, ma l'intento dell'Aduc e' di arrivare ad una sentenza che faccia da apripista verso un ordinamento dell'Autorita' per l'Energia che disciplini in modo preciso la materia.
Questo processo ha avuto un iter travagliato, con un giudice di pace che lo scorso 9 maggio si era tirato indietro perche' non si sentiva sereno in una causa di pubblico dominio con due attori del genere (clicca qui), e il successivo affidamento al giudice Agata Trimarchi. L'udienza di oggi ha subito registrato un tentativo dell'avvocato dell'Enel di rinviare ancora il dibattimento col l'intento di dimostrare la propria non-responsabilita', ma, l'Aduc, rappresentata dal presidente e difesa dall'avv. Annamaria Fasulo, e' riuscita a sventarlo. Ma, pur chiedendo che il giudice si pronunciasse subito, non ha potuto far nulla perche' lo stesso giudice fissasse l'udienza per la precisazione delle conclusioni, la discussione e la spedizione a sentenza per il prossimo 18 gennaio 2006.
La nostra impressione e' che l'Enel avesse un po' la faretra vuota, cercando di dilazionare il piu' possibile i tempi, si' da avere, da una eventuale sentenza per lei negativa, il meno danno possibile. Su questa vicenda del black-out di due anni fa, purtroppo abbiamo dovuto scontrarci con un meccanismo giudiziario che definire jurassico e' solo per essere gentili. Che dopo due anni si debba essere ancora in questa fase, essendosi rivolti a quello che e' il giudice piu' veloce in assoluto (quello di pace), da' il segno di dove si concentrano i problemi del Paese e, soprattutto, di come e' difficile per gli utenti e consumatori cercare di farsi valere.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
 
 
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