DOPO LA SEGNALAZIONE DELL'ADUC PER DIRETTA ESPERIENZA DEL SUO PRESIDENTE, I CITTADINI INVIANO ALTRE SEGNALAZIONI.

Firenze, 25 Settembre 1998. Nei giorni scorsi avevamo segnalato che il presidente dell'Aduc, in prima persona, sotto il portone di casa sua, nella zona Statuto di Firenze, aveva verificato che la raccolta differenziata dei rifiuti, quando c'e' la tortura del lavaggio delle strade, era un bluff: gli addetti dell'ex Asnu trasferivano tutto quello che trovavano sul loro cammino dentro un unico grande camion che macinava tutto insieme, e tra questi rifiuti anche la carta che i solerti cittadini avevano accumulato durante la settimana per depositarla, sotto il portone della propria abitazione, la sera in cui passano i getti d'acqua scortati dai carri attrezzi.
"Probabilmente qualcuno continua a sottovalutare la gravita' di questo episodio" Cosi' interviene Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell'Aduc che continua: "Infatti sembra che sia rimasto li'. Come una boutade che ha raccolto un piccolo errore di qualche lavoratore un po' stanco data l'ora tarda in cui fornisce la sua prestazione. Ma cosi' non 'e'. La piccola risonanza che l'episodio ha avuto ha dato i suoi frutti. Ci e' stato segnalato che altrettanto avviene nelle strade del centro storico: quello incatenato, per intenderci. I piccoli mezzi a tre ruote, le Apine della Piaggio, che sfrecciano tra i turisti con il naso all'insu', in piazza S.Giovanni, come nelle altre strade della zona, si fermano davanti ai ristoranti e bar della zona e buttano tutto dentro il loro cassonetto, incuranti del fatto che i rifiuti erano pronti per essere raccolti in modo differenziato: vetro, organici e carta.
Ci viene spontanea una domanda: siamo ancora in presenza di casualita' o c'e' qualcuno che prende in giro gli amministrati e, forse, anche l'amministrazione?
Allo stato dei fatti ci preme sottolineare un aspetto: tutte le medagliette che l'ex-Asnu oggi Quadrifoglio si mette sul petto, con l'altisonanza dei nomi dei suoi interventi (operatore ecologico invece del tradizionale spazzino, per ricordare solo il piu' diffuso) si infrangono sulla realta' quotidiana di una citta' sporca, incatenata e pericolosa al