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Bollette acqua a Firenze. Publiacqua gia' da gennaio 2009 sapeva che i clienti pagavano a vuoto
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Comunicato 
28 agosto 2009 0:00
 
Il gestore idrico Publiacqua a fine luglio ha inviato una ingiunzione di pagamento perche' la societa' letturista Asco srl, incaricata da diversi condomini alla riscossione delle bollette, non le aveva girato i soldi gia' raccolti: chi non paga entro 30 giorni avra' il servizio tagliato. In agosto, con molti in vacanza. Aduc denuncia pubblicamente il comportamento da usuraio del gestore idrico (1). Pubbliacqua fa sapere che i giorni sono 30+10 (che elargizione pelosa!!!) e che gli importi sono dovuti perche' essa non e' tenuta a conoscere la situazione patrimoniale di chi e' stato incaricato dai condomini per lettura e riscossione. La questione sembra filare ma......
Publiacqua era informata della pessima situazione in cui versava Asco srl almeno dal gennaio 2009 [2] e lo si evince da una lettera dell'avvocato dell'azienda letturista a Publiacqua medesima (3). Gli utenti di Publiacqua sono stati quindi vittime della Asco, ma anche di Publiacqua che, pur conoscendo cosa stava accadendo, non ha fatto nulla se non a fine luglio con le famose intimazioni di tagli del servizio a fine agosto.
Se si trattasse di aziende private che si fanno la guerra fra di loro, si potrebbe notare che come al solito l'utente finale e' quello che ci rimette, ma niente di rilevante dal punto di vista amministrativo, civilistico e penale. Rilievi che, invece, essendo Publiacqua un'azienda la cui proprieta' e' ad ampia partecipazione pubblica (49 Comuni che fruiscono del medesimo servizio), e' doveroso fare: un Comune deve fare gli interessi dei propri amministrati, sempre!!!
Sono stati fatti gli interessi degli amministrati nel nostro caso o piuttosto quelli di una qualunque azienda a capitale totalmente privato?
Perche' gli amministrati sono stati avvisati, con tanto di ingiunzione di pagamento, solo in agosto di una situazione debitoria che cresceva e che si trascinava da anni?
E perche' l'Aato (pubblica Autorita' di ambito territoriale ottimale, che dovrebbe controllare e indirizzare verso trasparenza e correttezza l'operato di Publiacqua) e' stata zitta fino ad ora? Che ci sta a fare?
Crediamo che sara' proprio il caso che delle vicenda se ne debba occupare la procura delle repubblica, perche' i rilievi penali sono notevoli.

 
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(2) Nel 2004 "Asco srl" subentra ad "Asco ditta individuale" e paga i debiti di quest'ultima coi proventi della propria gestione. Quindi i soldi raccolti dagli inquilini da "Asco srl" non vengono girati a Publiacqua che, chiusa "Asco srl", rivendica il dovuto (pare 104.000 euro).
(3) Una lettera datata 16 gennaio dell'avvocato della societa' letturista ufficializzava la situazione al gestore idrico. L'avvocato riepiloga i fatti e poi scrive: … "al fine di non incorrere nella spiacevole situazione di "cassettinare" nei confronti dei condomini che realmente hanno effettuato il pagamento …". La richiesta dell'avvocato e' tra l'altro di non attivare procedure di recupero forzoso. Nel marzo 2009 Publiacqua risponde in modo interlocutorio e infine acconsente ad una proroga fino a maggio. Qui le due lettere:
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