Roma, 18 dicembre 1997. Bellissime, colorate, calde ma pericolose. Sono le candele di Natale che in questi giorni milioni di persone comperano per ornare la tavola.
In Germania, dove e' diffusissima la tradizione delle candele natalizie -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- sono state condotte analisi sulla loro composizione ed e' risultato che il 50% delle candele contengono residui di zolfo. Durante la combustione si formano ossidi di zolfo, che hanno una azione lesiva sulle mucose respiratorie e possono indurre allergie.
Vogliamo ricordare -prosegue Mastrantoni- che non esiste un tipo particolare di candela mangiafumo, come venduto e creduto da molti. Qualsiasi tipo di candela, proprio perche' produce una fiamma puo' "mangiare" il fumo presente in una stanza, nel senso che la fiamma brucia le particelle di fumo sospese nell'aria. Inoltre la stragrande maggioranza delle candele sono steariche, provengono cioe' dai residui della lavorazione del petrolio, sono cioe' "chimiche".
Come scegliere allora le candele di Natale?
Da preferire sono quelle naturali, cioe' di cera d'api, che sono bianche e che, se hanno il difetto, o il pregio, di sgocciolare, certamente non fanno male alla salute.