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Censura. Aduc ancora in tribunale per difendere la liberta' di espressione
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Comunicato 
25 settembre 2010 10:33
 
 Continua la battaglia per il diritto di espressione e critica online. Il 23 settembre scorso si' e' tenuta l'udienza collegiale di appello nel corso del quale la societa' Megatrends Srl ha chiesto nuovamente l'oscuramento del forum Aduc “megatrends pomezia” contenuto nella sezione “Dì la tua” del nostro sito.
Gia' ad aprile 2010 il Tribunale di Viterbo aveva rigettato la richiesta di oscuramento fatta dalla medesima societa'. In modo analitico ed equilibrato il Giudice aveva deciso che:
- Un forum web non e’ assimilabile alla stampa, ma e’ solo un luogo virtuale in cui gli utenti si scambiano opinioni sui piu’ svariati argomento (consumeristici nel caso di specie) senza alcuna pretesa giornalistica: gli utenti di un forum non “fanno informazione” ma semplicemente “si scambiano opinioni”;
- il gestore di un forum online e' responsabile di diffamazione se – su segnalazione dell’interessato che si ritiene diffamato – non provvede alla cancellazione delle espressioni diffamatorie;
- in ogni caso, il forum in questione non contiene espressioni diffamanti.

Dopo la vittoria in primo grado, la Megatrends Srl ha fatto appello chiedendo che il forum venisse oscurato poiche' anche se non conteneva espressioni diffamatorie, l'intero contesto era “negativo” e quindi da censurare.
Ci siamo quindi costituiti in giudizio contestando tramite i nostri legali – Claudia Moretti ed Emmanuela Bertucci- le istanze di Megatrends che ha chiesto di inibire ai cittadini l’uso di un forum per dibattere, nei limiti del diritto di espressione e critica, dell'operato di una azienda. In udienza i nostri avvocati hanno fatto notare che i messaggi contenuti nel forum sono certamente di critica negativa – che non puo’ assolutamente essere vietata in un Paese democratico – ma mai diffamanti, e il tentativo di Megatrends di ridurre al silenzio chi non fa pubblicita’ positiva alla societa’ e’ inaccettabile e degno solo di un regime totalitario!

Auspichiamo che il Tribunale confermi il provvedimento di primo grado e ponga un nuovo e ulteriore tassello nella battaglia contro la censura online, per rafforzare il diritto di espressione e critica dei cittadini.

Qui il nostro specifico canale web di lotta alla Censura

 
 
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