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CONDONO EDILIZIO: MULTA SULLA MULTA
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Comunicato 
7 settembre 1998 0:00
 

L'ANCI CHIEDE SPIEGAZIONI CHE, SE CONVINCENTI, VERRANNO APPLICATE
PER L'ADUC E' CONDIZIONE SUFFICIENTE PERCHE' I COMUNI SOSPENDANO UN MULTIFICIO CHE POTREBBE RISULTARE INUTILE, E CHE, COMUNQUE, STA GIA' FACENDO I SUOI DANNI

Firenze, 7 Settembre 1998. La vicenda della multa sulla multa -la richiesta di oblazione per danno edilizio ambientale e paesaggistico che alcuni Comuni stanno inviando a chi era stato gia' condonato ed aveva gia' pagato- si tinge di nuovi episodi.
Il presidente nazionale dell'Anci (Associazione nazionale Comuni d'Italia), Enzo Bianco, ai microfoni di una radio privata ha dichiarato:
"L'Anci ha chiesto al Governo, nella sua unita' di indirizzo, quindi non solo al ministero dei Beni Culturali, ma anche a quello dell'Interno e delle Finanze, di darci un indirizzo unitario: noi vogliamo sapere che cosa e' realmente accaduto con questa legge finanziaria dell'anno scorso, perche' sono sostenibili tutte e due le tesi. Quello che e' inserito nella Finanziaria e che il Comune di Firenze, per eccellenza, ha applicato, ha una sua ratio: non e' vero che tutti gli abusi edilizi sono uguali, ci sono quelli che non hanno un particolare danno ambientale e ci sono quelli che viceversa -per esempio nei centri storici- hanno una condizione di particolare danno, e in questo caso si giustificherebbe, per alcuni di questi abusi, avere un doppio regime di "punizione". Ma c'e' anche l'altra tesi che dice che non si puo' pagare due volte per lo stesso tipo di reato. E questa e' una situazione che genera confusione. Ecco perche' abbiamo ritenuto che non si possano non avere situazioni diverse da Comune a Comune, e abbiamo chiesto al Governo di darci un indirizzo interpretativo: sulla base del quale, se sara' convincente, emaneremo una circolare a tutte le amministrazioni d'Italia".
Subito un invito del presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito: "Con l'intervento di Enzo Bianco, per la sua autorevolezza, ci sembra che ci siano i presupposti perche' un qualunque Comune d'Italia che non voglia essere vessatorio, possa sospendere il multificio, in attesa di migliori chiarimenti. Infatti, per il momento, gli effetti che questa iniziativa sta dando sono disastrosi sotto l'aspetto della fiducia cittadino/istituzioni: coloro che, numerosi, vengono presso i nostri uffici per informarsi e organizzarsi, stanno maledendo il momento in cui hanno deciso di mettersi in regola con la legge … e se questo non e' un danno ……?"

Ricordiamo come l'Aduc si sta organizzando. Per il Comune l'unica possibilita' di ricorso e' al Tar, che costa quasi il doppio della media delle oblazioni richieste. Nei nostri uffici raccogliamo le disponibilita' dei cittadini a contribuire a due/tre ricorsi "pilota" al Tar, con la funzione di apripista. Intanto li invitiamo a non pagare alla scadenza prevista e di aspettare l'ingiunzione di pagamento, che sara' superiore di poche decine di mila lire rispetto all'importo richiesto. A quel punto, chiunque, con spesa zero, puo' chiedere l'intervento del Pretore per bloccare l'ingiunzione di pagamento: il Pretore -che non ha competenza sul tema del ricorso, ma ce l'ha sui metodi di riscossione- puo' ritenere opportuno farlo perche' sulla vicenda e' pendente un ricorso al Tar, e perche' da piu' parti (come nel caso del presidente dell'Anci) vengono sollevati
 
 
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