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DIRITTO ALLE CURE E LIBERTA' DI
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Comunicato 
18 dicembre 1997 0:00
 
SCELTA
TERAPIA CONTRO IL TUMORE DEL PROF.DI BELLA E LE RETICENZE DEL MINISTERO DELLA SANITA'. PRESENTATA UNA DENUNCIA ALLA MAGISTRATURA CONTRO LA MINISTRA ROSY BINDI PER ATTENTATO AL DIRITTO ALLA SALUTE. Firenze, 18 Dicembre 1997. Il caso della terapia anti-tumorale del prof. Luigi Di Bella, e il comportamento della ministra Rosy Bindi e dei suoi uffici, sono oggetto di una denuncia alla magistratura che l'Aduc presentera' domani alla Procura della Repubblica.
"Il ragionamento e' semplice" -dice il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito, nel presentare la denuncia. "La ministra della Sanita' dice che per avvalorare la fondatezza scientifica della terapia del prof. Di Bella, occorrono le evidenze del caso, e che al ministero non hanno ancora ricevuto la documentazione necessaria per verificarne le ragioni. Nel frattempo, sempre la ministra Bindi, promette a due associazioni di pazienti, che prendera' in esame le cartelle cliniche di persone che sono guarite con questa terapia, mentre il pretore di Maglie, i mezzi di informazione, la comunita' scientifica e tanti altri fanno un chiasso sulla materia da diverse decine di anni, sciorinando risultati positivi che, come minimo, fanno venire il dubbio che qualcosa ci dovra' pur essere.
A questo punto ci vien da credere che ci siano altri problemi che non quelli di "documentazione non ancora pervenuta", e che per questi altri problemi, chi ne paga le spese e' il solito utente dei servizi sanitari, che, non potendo scegliere se farsi curare come consiglierebbe il prof. Di Bella o meno, non puo' far altro che sperare in interventi come quello del pretore di Maglie, che ha obbligato la Asl a continuare a somministrare il cocktail di farmaci.
Con la denuncia che presentiamo domani mattina, chiediamo che venga riconosciuta la colpevolezza della ministra e del ministero, che attentando al diritto alla salute costituzionalmente riconosciuto, impediscono che siano fatte le analisi e che sia presa una decisione. O forse bisognera' aspettare che un altro pretore intimi -questa volta al ministero della Sanita'- di esprimersi sull'inserimento della terapia del prof. Di Bella tra quelle gratuite?


 
 
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