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ENERGIA PRIVATIZZATA, PRIMO PASSO? MA VERSO CHE COSA?
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Comunicato 
20 febbraio 1999 0:00
 

PER L'ADUC E' SOLO UN MAQUILLAGE DEL MONOPOLIO. E NON E' VERO, COME DICE IL MINISTRO BERSANI, CHE LE TARIFFE DIMINUIRANNO.

Firenze, 20 febbraio 1999. Tutti apparentemente unanimi nell'accettare come oro colato le affermazioni del ministro dell'Industria, dopo l'avvio della cosiddetta privatizzazione dell'Enel che, qualcuno, ha anche l'ardire di chiamare liberalizzazione: le tariffe diminuiranno.
Il fatto che il ministro lo dica non e' di per se' un assioma, pur essendo autorevole la fonte. Ma ci si consenta di dubitare, perche' 2+2 fa quattro e non cinque. Non solo, ma apprendiamo che anche i consumatori (cosi', genericamente) sosterrebbero questa tesi, salvo poi apprendere che questi "consumatori", altro non sono che lo stesso ministro Bersani, in quanto presidente del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, istituito presso il suo ministero.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Il valore della formula matematica e' tale perche', per quanto riguarda i grandi utenti (gli unici apparentemente coinvolti in questa fase dell'operazione di maquillage dell'Enel),i prezzi aumenteranno, perche' quando c'e' -come nel nostro caso- una domanda altra e un'offerta bassa, non puo' essere altrimenti; questo vale se parliamo di mercato, dove dovrebbe vincere il migliore, non ovviamente se ci saranno (prevedibilissimi) interventi per rottamare non sappiamo piu' cosa, che il Governo imporra' a spese di coloro che hanno meno voce, cioe' meno diritti all'uguaglianza economica.
Per quanto riguarda i piccoli utenti (quelli che affollano le sedi dell'Enel per pagare la loro bolletta e che si sobbarcano gigantesche code per avere chiarezza su cio' che dovrebbero pagare), serviranno solo come massa di manovra, come riserva di approvvigionamento monetario in caso di bisogno: l'azienda Enel e' unica, e i conti devono tornare comunque, e se da un parte -quella cosiddetta di mercato- c'e' una perdita, sara' facilissimo attingere li' dove l'utente e' obbligato a pagare.
Questa e' la situazione, dove l'Enel giochera' con se' stessa in un finto mercato, cambiando solo nome agli attori che, invece, sono sempre controllati da lei. Qualcuno la chiama innovazione, e certamente lo e', ma solo per l'Enel, non per gli utenti del
 
 
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