testata ADUC
FINANZIARIA E TASSE
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
23 settembre 1999 0:00
 

NIENTE DI NUOVO, ANZI CI SONO METODI PIU' RAFFINATI PER L'AUMENTO DEL PRELIEVO, E LO SPOSTAMENTO ALLE REGIONI DI ALCUNI BALZELLI.

Firenze, 23 Settembre 1999. Il Governo ha presentato le linee generali su cui sta cominciando a lavorare per presentare la Finanziaria 2000.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
A parte le dichiarazioni -gia' in circolazione da diversi mesi- che molte tasse diminuiranno, il passaggio ai fatti ci sembra ancora molto lontano. Non solo, ma l'accanirsi sulle situazioni emergenti a discapito di quelle verso il disuso, e' il chiaro sintomo che la tendenza vampiresca del Fisco e dello Stato non si e' invertita.
Prendiamo solo due esempi che, pero' sono sintomatici. Il dimezzamento degli stanziamenti per il rinnovo degli integrativi nel pubblico impiego e l'aumento dell'aliquota contributiva per i lavoratori atipici.
Il risparmio nel pubblico impiego e' un provvedimento fisiologico, perche' le assunzioni non potranno non diminuire grazie all'impiego sempre piu' diffuso delle tecnologie: non risparmiare sarebbe stato impossibile, perche' il settore non corre pericolo di invertire la tendenza.
L'aumento contributivo -dal 12 al 19%- per i lavoratori atipici e', invece, fatto ad arte per avere maggiori entrate sicure, e non dover piu' ridarle sotto forma pensionistica al contribuente. Infatti, secondo anche recenti calcoli pubblicati su IlSole24Ore, e' molto difficile che versamenti contributivi da questa attivita' -pur con l'aumento dell'aliquota- potranno arrivare a garantire una pensione che sia piu' accettabile di quella sociale: versamenti che, quindi, per il contribuente saranno perfettamente inutili. E questa forma di lavoro (i cosiddetti nuovi-lavori) si va sempre piu' diffondendo tra i giovani, grazie anche alle ampie prospettive di liberta' economica e varieta' di prestazioni che offre.
Accenniamo, inoltre, ai soliti provvedimenti demagogici che danno tanto pubblicita', ma che per il bilancio dello Stato non rappresentano che briciole: le pensioni d'oro: puntualmente nel mirino per essere ridotte, ma che -pur se la loro riduzione e' giusta- non sono, per l'entita', elemento qualificante di una politica di risparmio.
E poi ci sono i tributi che dallo Stato sono stati trasferiti alle regioni, come le sovratasse regionali che potranno essere richieste per sopperire a qui buchi di bilancio che precedentemente erano colmati dallo Stato: contribuiscono a far diminuire la spesa pubblica, ma presuppongono un maggiore esborso da parte degli assistiti .. e sono tributi obbligatori vista l'impossibilita' di optare per altre forme di assistenza sanitaria diversa dallo Stato.
Infine, una chicca: nel settore "tasse inique", appare in bella mostra la riduzione di quelle relative allo stazionamento dei natanti e al bollo sulla patente nautica. Al di la' della riduzione -che crediamo sia giusta- non ci sembra che coinvolga tanti contribuenti e percio' non comprendiamo il grande rilievo che gli viene dato anche dai mezzi di comunicazione …. ma ci viene un dubbio rispetto al probabile sponsor di questo provvedimento che, vista la sua autorevolezza, rende autorevole e determinante anche cio' che lo riguarda (lo sponsor e' il presidente del consiglio dei ministri, noto

 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS