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FISCO CASERECCIO E ARROGANTE
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Comunicato 
3 settembre 1998 0:00
 

UNA PRECISA VOLONTA' ESTORSIVA
L'ADUC DENUNCIA LE PRETESE DEL MINISTERO DELLE FINANZE CHE MINACCIA I CITTADINI SE NON FANNO CIO' CHE HANNO GIA' FATTO: IL LORO DOVERE DI CONTRIBUENTI.

Firenze, 3 Settembre 1998. Grazie a molte telefonate di diversi cittadini alla cronaca fiorentina del quotidiano La Nazione, un nuovo episodio della follia del Fisco e' venuto a galla: a molti contribuenti viene chiesto, per posta ordinaria, di inviare, in una busta gia' affrancata per seguire las stessa via ordinaria, entro 20 giorni una copia del modello 730 del '93 per un migliore controllo. Se la lettera arriva in ritardo o non arriva per niente? Nel primo caso al ministero fanno sapere che saranno tolleranti, mentre nel secondo procederanno all'iscrizione a ruolo, a cui il contribuente si potra' opporre tramite ricorso.
"Una vera e propria volonta' estorsiva". E' il commento del presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito, che continua: " E siamo solo agli inizi, perche' il fenomeno non e' solo fiorentino, ma e' qui che ce ne siamo accorti per primi: una citta' che, dopo l'episodio delle multe per violazione edilizie di leggi gia' condonate, sta diventano apripista anche in questo. Una nuova concezione dell'Amministrazione in salsa fiorentina? Al di fuori dell'Italia, si usa spesso dire che una persona e' o fa il fiorentino quando, machiavellicamente, va anche nell'illegalita' per ottenere cio' che si e' prefissato (in Francia l'ex Presidente François Mitterand era sempre apostrofato come "le florentine"). In questo caso, l'obiettivo delle Finanze e' incassare piu' soldi, e per farlo non si guarda in faccia a nulla, neanche al Diritto.
La vicenda e' specchio di questa logica, perche' il contribuente e' torturato da un'incapacita' diffusa e cronica: non solo le copie del modello 730 che il Ministero chiede sono gia' in suo possesso, ma la richiesta delle Finanze giunge dal Centro servizi di Pescara dove bisogna rispedire il tutto, perche' a Firenze non c'e'. E i Caf (centri assistenza fiscale) che a suo tempo avevano compilato questi moduli, perche' sono rimasti fuori, e si e' lasciato i contribuenti in balia di un Fisco anche fisicamente lontano? C'e' solo una risposta: non si vuole che il contribuente possa capire e, eventualmente, fare rimostranza; il Ministero crea condizioni di difficolta' tali per cui il cittadino e' obbligato ad ottemperarvi, anche se l'"ordine" appare ingiusto.
 
 
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