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INCENDI: CONTI IN TASCA ALLA PROTEZIONE CIVILE
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Comunicato 
28 luglio 1999 0:00
 


Roma, 28 Luglio 1999. Attendiamo ancora una risposta ufficiale della Protezione civile sui 130 miliardi, che, secondo i nostri calcoli, sarebbero stati spesi nel 1998, per spegnere il 35% degli incendi a fronte dei 20 spesi dalle Regioni per spegnere il restante 65% -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- e aggiungiamo altre domande:
1) cosa ci fanno due canadair del Corpo forestale chiusi in un hangar dell'aeroporto di Ciampino (Roma) quando in Europa ne volano 39 dello stesso tipo?
2) perche' si spendono 15 miliardi per utilizzare gli aerei G222, quando gli stessi sono stati dichiarati inutili?
3) perche' si spendono 70 miliardi per gli elicotteri CH47 che sono scarsamente efficienti e hanno tempi lunghi prima dell'intervento?
4) perche' si spendono 7 miliardi per 4 elicotteri Dromader quando erano gia' stati ritenuti non convenienti?
5) perche' si spendono 12 miliardi per due elicotteri russi e 6 miliardi per un elicottero americano?
6) perche' si spendono 25 miliardi per i Dromader, per gli elicotteri russi e americani, per un totale di circa 1300 ore di volo, quando con la stessa cifra le Regioni possono affittare 50 elicotteri per 8.000 ore di volo, risolvendo il problema incendi? (ricordiamo che le Regioni con 20 miliardi, 8.500 ore di volo, spengono il 65% degli incendi). I dati si riferiscono al 1998.
Ma la Protezione civile fa una analisi dei costi-benefici? I contribuenti devono ancora
 
 
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