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INTERESSI SUI CONTI CORRENTI BANCARI
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Comunicato 
4 agosto 1998 0:00
 

SIAMO IN AGOSTO: IL MESE DELLE FREGATURE. COMINCIANO LE BANCHE!
L'ADUC DENUNCIA I METODI AFFATTO TRASPARENTI DELLE BANCHE NEI RAPPORTI CON GLI UTENTI: LA DIMINUZIONE DEI TASSI D'INTERESSE PASSIVI SU CONTI CORRENTI E' SOLO LO SPIONCINO DI UN SISTEMA DI IMPOSIZIONI VESSATORIE. UN APPELLO A VIGILARE E DENUNCIARE

Firenze, 4 Agosto 1998. Molte banche hanno ridotto i tassi attivi d'interesse passivi sui conti correnti, senza, ovviamente, comunicarlo agli utenti, ma facendolo sapere attraverso la Gazzetta Ufficiale (noto giornale da ombrellone ....). Le riduzioni vanno dallo 0,250 all'1%.
"Agosto e' il mese delle fregature, per eccellenza: quest'anno l'esordio spetta ad alcune importanti banche, che non fanno altro che confermare un metodo molto diffuso e costante: la non informazione nei rapporti con gli utenti.". A parlare cosi' e' Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell'Aduc, che continua: "Infatti, nonostante codici di comportamento dell'Abi, promesse pubbliche e private, tutti gli istituti bancari hanno l'abitudine di mutare le condizioni del conto corrente senza avvisare l'utente. Spesso sono cambiamenti che sfuggono anche alle singole agenzie, perche' avvengono a livello di sede centrale. Il correntista non ha alcun arma per difendersi da questo vero e proprio arbitrio delle condizioni contrattuali: l'unilateralita' della decisione e dell'applicazione di questa decisione, e' scritto su tutti quei fogli dove, in fila come delle cacatine di mosche giapponesi, sono riportate in modo illegibile e incomprensibile, le clausole a cui sottomettersi.
Nell'era del denaro di plastica, dei conti correnti e delle transazioni azionarie gestite via Internet, l'azzeccagarbuglismo del Belpaese non poteva trovare migliore espressione; e nel mese di agosto, dove tutti sono piu' disattenti ai ritmi e ai riti della quotidianita' lavorativa. Qualcuno, al ritorno delle vacanze, se ne accorgera' e andra' a rinegoziare i tassi con la propria agenzia, ma intanto, un paio di mesi, come minimo, saranno trascorsi con il tasso piu' basso.
Come nella telenovela dei tassi sui muti prima casa (dove hanno fatto finta di abbassare i tassi, si sono rifatti il trucco, e poi hanno continuato a spadroneggiare), anche qui le principali banche si stanno distinguendo per essere furbe invece che efficienti, oscure invece che trasparenti, di cabotaggio finanziario da provincia dell'impero di Mediobanca invece che scaltre e avventurose operatrici di un libero mercato.
Che fare? Vigilare e denunciare. Creare quella mobilita' che puo' scombussolare i piani di investimenti statici quanto inesistenti, come quelli delle banche italiane. Mettere in crisi la propria agenzia, trasferendosi altrove, ricordandosi che noi utenti/risparmiatori abbiamo cio' che a loro serve, il denaro, e non viceversa. Le banche hanno capito una cosa importante: l'informazione non paga la loro attivita'; un utente disinformato e' piu' facile da fregare. Percio' ricordiamo che la rassegnazione, registrando solo l'esistente,
 
 
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