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INTERNET, PEDOFILIE,VIOLENZE E CENSURA
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Comunicato 
4 settembre 1998 0:00
 

LA CENSURA FA SEMPRE MALE
PER L'ADUC NON E' CON LA CENSURA CHE SI COMBATTE IL FENOMENO DELLA VIOLENZA, MA PROPRIO CON IL SUO PERFETTO CONTRARIO: INFORMARE PER PREVENIRE. INTERNET E' IL PIU' COMPLETO MEZZO D'INFORMAZIONE DI CUI OGGI DISPONIAMO, E VA POTENZIATO COSI' COM'E' SENZA IMBRIGLIARLO IN CONTROLLI CHE SARANNO SEMPRE IMPOSSIBILI.

Firenze, 4 Settembre 1998. "Un'indagine delle forze dell'ordine che ha individuato una rete internazionale di persone accusate di praticare violenza sui minori, ha focalizzato l'attenzione sul mezzo che queste persone usavano per comunicare tra loro: Internet. Ed e' subito cominciato un vortice di considerazioni che, frutto piu' che altro di ignoranza, stanno demonizzando la rete mondiale di intercomunicazione".
Cosi' interviene Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell'Aduc, che continua: "La liberta' di comunicazione e di informazione attraverso Internet, e 'di nuovo in grande pericolo. In nome della salvezza dei piccoli si fa violenza alla liberta' di comunicazione e di informazione. Il termine per definire questo divagare di parole senza cognizione di causa e': prurito di censura. Tutti i censori sono tali a fin di bene, di un loro bene che, in virtu' dei poteri che hanno o che evocano, diviene pubblico.
Noi crediamo che le leggi che oggi disciplinano i mezzi di informazione e di comunicazione siano piu’ che sufficienti anche per Internet. Non solo ma siamo impegnati per eliminare molte di queste norme, che spesso sono ostacolo alla liberta’ di espressione. Le pubblicazioni con violenza su minori sono vietate; ed oltre a vietarle, cosa e’ stato fatto? Niente, se non –speriamo- aumentare prevenzione e vigilanza. Perche’ dovrebbe essere diverso con Internet? Perche’ tutelare cio’ che non ha a che fare con la materia? Internet, invece, puo' essere un potente strumento di prevenzione anche nel caso delle violenze sui minori, perche' la migliore prevenzione e' l'informazione, a maggior ragione su uno strumento che e' usato da molti minorenni. E’ evidente che le intenzioni vanno oltre: controllare e condizionare Internet, uno dei massimi strumenti di liberta’ e conoscenza, perche’ individui liberi, informati e responsabili -minorenni e non- sono pericolo per chi vuole solo sudditi.
Non considerare Internet come un altro mezzo di comunicazione significa che si vuole imporre la censura, giocando sulla poca conoscenza dello strumento e strumentalizzando immagini forti come quelle della violenza sui minori.
Purtroppo non crediamo di essere eccessivi, ma lungimiranti. E per questo stiamo e staremo molto attenti.
 
 
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